Nick, ascolta, che vogliamo fare per il secondo album? No perchè io avrei un suggerimento”…è un’idea che mi ha dato Julian“…cioè gli Strokes dopo l’esordio garage hanno cambiato e hanno fatto un disco pop, ecco secondo me noi dovremmo”….
Karen! Dolcezza, ascolta”…considerando che sei piuttosto cessa io proporrei che ti vai a rifare un po’ il trucco e mi raccomando lavati anche le ascelle che tra un po’ andiamo on stage. Al secondo disco ci penso io, stai tranquilla che mentre lavoravo con Conor mi sono venute in mente due ideuzze a riguardo”….

Nick Zinner è magrissimo. E’ talmente magro che se gli dai uno schiaffo a manrovescio misà  che crepa. Nick Zinner suona bene la chitarra, ha un taglio di capelli da denuncia ma ha sempre un sacco di idee infernali che impastano il suono e lo ruotano come cazzo vuole lui. Io sono un ragazzo intelligente e quindi sapevo già  da qualche mese che il nuovo degli YYY sarebbe stato bello. Io lo sapevo perchè mi sono intrippato non poco dentro le linee sconvolte “Digital Ash In A Digital Urn” di Bright Eyes. Lì Zinner era il produttore ma stava facendo le prove generali per “Show Your Bones”.

Ecco quindi che mentre tutti continuavano a nominare gli Yeah Yeah Yeahs pensando subito ‘al mezzo’ ossia Karen O io che sono sveglio sorridevo perchè sapevo che Zinner non mi avrebbe tradito. Possono anche scriverci che il produttore del disco è tizio ma io lo so che dietro c’è lui. Ecco quindi le chitarre acustiche, l’elettronica e i ritmi sincopati, spezzati, irregolari. Finalmente tutto l’album sembra un album e non un’unica canzone che dura 40 minuti. Amo i gruppi che anche se poco alla volta sanno portare avanti un discorso e rinnovarsi. Ecco perchè amo i Black Rebel Motorcycle Club e i Cooper Temple Clause. Ecco perchè da oggi mi piacciono un po’ di più anche gli Yeah Yeah Yeahs.

Credit Foto: Max Knies / CC BY-SA