Gli iLiKETRAiNS sono senz’ altro la sorpresa più gradita del mese di Ottobre, almeno per quanto mi riguarda; e poco importa se la Fierce Panda li cataloga fra le uscite del 26 di Giugno scorso, io sugli scaffali li vedo solo ora e per me sono di Ottobre! Lo premetto subito, gruppo inglese con la fissa dei Joy Division; ora, se hai dei pregiudizi sui novelli Ian Curtis allora siamo in due. Ma qui c’è (finalmente) qualcosa in più, non semplice tributo, non semplice citazionismo revivalista ma qualcosa di tremendamente personale.

Il quintetto di Leeds, mette in pista infatti un inedito ibrido New Wave / Post Rock. Immaginate un frullato omogeneo fra Mogwai ed Explosion In The Sky da una parte e Joy Division dall’ altra. Atmosfere nervose, cariche di elettricità  irrisolta che cercano sfogo in un crescendo che monta ma non trova il senso del vero. La valvola fischia ma il tappo non salta, la frustrazione è quella della New Wave più classica e meglio riuscita, ma la classe è d’ altro stampo, di un’ altra epoca. Il cantato baritonale di Dave Martin ha più a che fare con le profondità  alla Nick Cave o con l’ austerità  malinconica di Mark Kozelek (Red House Painters) che con certi ragazzetti che giocano a fare i “money for nothin get your chicks for free”. Manca all’ appello la prova del nove live, ma certe code cariche di feedback ricordano violentemente gli Yo La Tengo dal vivo e questo rappresenta un ottimo presagio, ma aspettiamo di sentirli dal vero.

Infine gli perdoniamo anche qualche abbozzo di self-made-marketing, la fantasiosa storia che si siano conosciuti “casualmente” alla stazione della natia Leeds fa davvero fatica a reggere. Ma pazienza, in un mondo in cui anche la Emi si butta sull’ indie-non-indie e Badly Drawn Boy gira ad ore diurne su Mtv, la fantasia è l’ unica arma in cui sperare.
Sicuramente assieme ai Televise il miglior debutto inglese dell’ anno.