Diffidate dalle etichette!!!
Il più delle volte confondono invece di semplificare, allontanano invece di indurre ad una più approfondita conoscenza…

Tempo fa qualcuno gettò i Cursive nel calderone del genere “‘emo’, personalmente non amando suoni ed emozioni proprie di questo stile avevo pensato bene di girare alla larga dalle produzioni di questa band.
Poi improvvisamente mi sbattono sotto il naso un lavoro come “Happy Hollow” ed è forte la sensazione che in tutti questi anni, senza una valida ragione, mi sia perso qualcosa.
Ripeto sono completamente all’oscuro di quanto i Cursive abbiano realizzato nella loro lunga carriera (senza contare raccolte ed EP vari questo è il sesto lavoro in studio), ma sono pronto a scommettere che questo “Happy Hollow” oltre a rappresentare il loro apice musicale risulterà  essere uno dei migliori dischi dell’anno in corso.
Sgombriamo subito il campo da spiacevoli equivoci : ci troviamo al cospetto di 4 ragazzi profondamente complicati. Lo dimostrano quattoridici tracce nate con la tipica impostazione indie-rock, letteralmente sconvolte e rielaborate con piglio del tutto originale.

Repentini cambi di ritmo (complice questa volta anche un’intera sezione di fiati) in parentesi che raramente superano i 3 minuti, imponenti impennate rock ora dall’inclinazione punk ora dall’anima blues, e poi sparsi qua e là  influenze musicali di varia e assolutamente controllata provenienza.
“Retreat!” è infilata da intromissioni di sax nelle quali finisce per sciogliersi in un tripudio jazzy, “Bad Science” è funk eretto a colpi di riff di chitarra, “The Sunks” è la new wave rivisitata da trentenni cresciuti a skateboard e punk-rock, così come l’incantevole “In The Fold” porta con sè i tratti inconfondibili del dream-pop di miglior fattura.

Ficcando il naso nella loro biografia, salta fuori che i nostri sono di Omaha (una delle scene musicali più vivaci degli ultimi anni), che sono uno dei gruppi di punta dell’ottima label Saddle Creek , nonchè amici di vecchia data di un certo Conor Oberst a.k.a. Bright Eyes, con il quale condividono side-project ed ospitate varie. A questo punto il cerchio si chiude, gli elementi a nostra disposizione sono tutti”….diffidate dalle etichette e da coloro i quali si ostinano ad affibbiarle ai talenti.