Provenienza: Svezia (ormai non c’è nemmeno più da stupirsi: là  la classe te la danno il giorno che vieni registrato all’anagrafe).
Nome: spagnolo.
Lingua utilizzata per le parti vocali: inglese.
Ci sono già  tutti gli ingredienti per intrigare.
Questo è quel che si cela dietro al progetto El Perro Del Mar, il mio personalissimo e intimo sottofondo alle inquadrature impresse nella mia memoria di una magica settimana nella misteriosa Praga.

Il destino di molta musica con la quale si ha la fortuna/sfortuna di entrare in contatto è indissolubilmente collegato al ‘dove’, ‘come’ e ‘quando’ questo si verifica.
Nel caso specifico la successione di eventi astrali è risultata perfettamente allineata e questo mi ha portato ad essere immediatamente conquistato sin dal primo ascolto di questa ennesima produzione folk-pop dalla glaciale scandinavia. Il merito è totalmente dei roventi arpeggi e dell’angelica Sarah Assbring, un talento agrodolce senza uguali.

A partire da “Candy” fino a “Here Comes That Feeling”, soffermandosi inevitabilmente al picco di estasi che provoca “God Knows (You Gotta Give To Get)”, el perro del quale si è in compagnia è palesemente un cucciolone docile, voluminoso e lanoso, perfetto da tenere sulle ginocchia a riscaldarci.
I classici coretti scandinavian-dream potrebbero risultare ripetitivi, ma sono la chiave sulla quale si basa la strutture delle 10 tracce e in pochi minuti si risulta assuefatti totalmente. L’impostazione è semplice, acustica e questo permette alla voce suadente di scorrere sussurrando.

Un tipico cd da loop: rabboccatevi il bicchiere di Bayleis bollente e tuffatevi estasiati nell’incantevole ascolto. Anche se a dire il vero con in sottofondo la deliziosa Miss Assbring nella versione El Perro Del Mar l’inverno può essere solo fuori, ci pensa lei a creare il tepore al punto giusto.