Suonerà  strano, ma la produzione soul piu’ interessante degli ultimi mesi ci arriva dalla fredda Finlandia.

Grazie alla distribuzione della Goodfellas infatti, arriva anche qui da noi ” Keep Reachin’ Up “, terzo album della newyorkese Nicole Willis ( il primo registrato con i fedeli Soul Investigators ), un Lp splendidamente improntato a declinare il verbo soul in tutti i suoi aspetti piu’ caldi e trascinanti.
Northern Soul innanzitutto, ma anche irresistibili virate funk James Brown style, vibrazioni Tamla Motown e sensuali ballate soulful. Nota soprattutto per aver prestato la propria voce a numerosi progetti che fanno capo a suo marito Jimi Tenor, la Willis è in realtà  una veterana della scena soul internazionale. A suo nome sono infatti apparsi altri due album prima di quest’ultimo ” Keep Reachin’ Up ” ( ” Soul Makeover ” e ” Be It ” ), senza contare un cospicuo numero di singoli e sette pollici ( spesso tra i piu’ suonati negli allnighter mod di tutta Europa ), collaborazioni con artisti disparati come Dee Lite e The The e partecipazioni prestigiose come il tributo a Mister Curtis Mayfield.

Dopo tanta militanza nel ristretto ma radicato sottobosco degli appassionati soulful, l’ album con i Soul Investigators ha tutte le carte in regola per permettere a Nicole di affermarsi anche presso un pubblico piu’ vasto, capace com’è di far suonare freschi ed immediati brani che sembrerebbero provenire direttamente da vecchi 45 giri degli anni sessanta. Musicalmente ed iconograficamente. Basti osservare la copertina dell’album che ritrae la soul sista come una delle tante eroine dell’epoca d’oro della musica afroamericana, come una moderna Patti Labelle che, catapultata nel 2006, continua a cantare e a far dimenare il pubblico come se nulla fosse mutato, con la stessa elegante sincerità . Superfluo commentare perle da dancefloor come ” My Four Leaf Clover ” , ” Invisible Man ” o quella ” If This Ain’t Love “; inutile indugiare sul sudore che sprigiona la titletrack e sull’incredibile proto – soulful ““ house di ” Holdin’ On “, che sarebbe perfetta in un dj set dei Nuyorican Soul esattamente come in un party mod tra scooter boys, birra e completi tonic.
” Keep Reachin’ Up ” è insomma un grande album.

E se mai avete ascoltato ““ ed amato ““ qualsivoglia interprete che potesse essere ricondotto alla Soul Music, non potrete restarne delusi.