“”…se stai comodo, benvenuto nel declino”.
Andiamo a rompere il culo ai Verdena?

Facciamo che diventiamo di botto uno dei best kept secret dell’underground rock italiano? Lasci picchiare lui per primo e forte. Lucente ironia del destino. Menato a sangue da un disco indie. Già  m’immagino i titoli sui giornali. Facciamo che Indieforbunnies di colpo si innamora di di questo stoner pervaso dall’acido dello shoegazer e prova a renderci giustizia fino alle ossa? Un riff continuo, prepotente, veramente troppo maleducato”… . Fantastico. Parte “Acaciarosa” e già  si capisce che gran parte della roba italiana prodotta quest’anno non regge il confronto neanche per mezzo minuto. Trab, il cantante chitarrista è un tipo con una faccia da matto ma stavolta oltre a riconoscergli il merito di diventare ogni giorno più allucinato va presa piena coscienza del barlume elettrico a cui ha dato vita. Che scene orribili. Dio che scene orribili. Tutte qui, tutte che scorrono velocissime.

Avvicinati in silenzio. Io sarò con te. Non preoccuparti perchè sarò con te quando impazzirai del tutto (aveva forse ragione Guillermo Arriaga e quel cazzo di bufalo della notte che non smette mai di sognarci?) Tutto diventerà  rugoso e brutto ma sarò lì con tutte le distorsioni del creato. Abbandonato anche il cantautorato “strampalato” acustico da riviera dei progetti solisti, il nostro eroe con gli occhiali da secchione ha evoluto definitivamente i Cosmetic (di cui noi avevamo già  parlato in tempi non sospetti riguardo il loro album “3”) in qualcosa di grezzo, grunge, americano, contaminato.

Trab vi invita in riviera per una Desert Session con tanto di piadina e vino buono. Un mondo tremendamente sfuocato, incazzato (“Forti In Tutto”), poi di botto acustico e rilassato e talmente perfetto che Moltheni firmerebbe per una ballata fatta di sola aria fresca come “Pronto a Sorridere”. La Tafuzzy insieme alla Caneandaluso dà  vita a un progetto artistico registrato in un paio di week end fortemente determinato a rimanere in circolo nel sangue per un bel po’. Si, facciamo che diventiamo tutti di botto delle rock star. Credo che adesso possiamo anche permettercelo, cazzo.