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Ho sbagliato tutto questa volta, non avrei dovuto farlo, non avrei dovuto dire si a questa recensione. Non che sia un moralista, anzi, ma è per il semplice fatto che ormai cosa c’è da dire su Elliott Smith che non sia stato già  detto migliaia di volte? E poi, è davvero necessario parlare di questo New Moon? Non credo, perchè chi lo ama si fionderà  a prenderlo senza indugiare un secondo, e chi non lo conosce ha almeno quattro o cinque dischi che non siano questo per iniziare. Infatti non si può partire da una raccolta postuma, perchè questo non è un disco di Elliott Smith, probabilmente non ci aveva nemmeno lontanamente pensato, e se fosse morto tra 40 anni nessuno si sarebbe preso la briga di ripescare queste canzoni. E poi sono dell’avviso che difficilmente si possa fare un album migliore da morti che da vivi. Dopo ” From a basement on the hill” credevo che tutto fosse definitivamente chiuso, pronto per accogliere qualche best of da far uscire nel periodo di Natale, per spillare qualche soldino ai fans e arricchire chi detiene i diritti di queste canzoni. Invece eccoci qui , muniti di tutti i preconcetti possibili, con questa raccolta di inediti (e un paio di versioni alternative di canzoni già  pubblicate), tutti datati tra il ’94 e il ’97, che spazza via in un attimo tutti gli indugi. Non è stato toccato nulla rispetto alle registrazioni originali e le canzoni sono quelle che erano al tempo: delle b-sides da far impallidire chiunque , che ti fanno venire il dubbio che in quegli anni il buon Elliott avrebbe potuto sfornare un capolavoro al mese. Canzoni baciate dalla poesia, prettamente acustiche eppure così zuppe di rock da far venire la pelle d’oca. Arrangiamenti come al solito piuttosto scarni, e quella voce leggermente tremula che sembra strapparsi la propria solitudine di dosso e offrirtela sotto forma di splendido e morbido tessuto musicale. E ora basta, abbiamo perso fin troppo tempo nella descrizione di qualcosa che in fondo conosciamo già , qualcosa che ci ha colto di spalle e ci ha fregati. Una nuova luna che in fondo è sempre quella, soltanto nascosta dall’ombra e tornata ad essere baciata dal sole ancora una volta. E’ sempre al stessa storia di dolore, sangue, amore e solitudine e sono parole perse nel tempo ma non coperte di polvere. Mi piace immaginare che tutto questo sia stato appena scritto e che ci sia ancora la possibilità  di poter godere dal vivo di questa poesia emotiva così pura e sincera. E no, stavolta ho proprio sbagliato tutto, sono uno stronzo che non aveva fede in te. Al diavolo i moralismi e le facili critiche aprioristiche, questo è un disco incredibile e non importa da dove venga, l’importante è che arrivi in qualche modo a me. Che ti resta? La cera, morta sul tavolo e una candela spenta da tempo. Cosa chiedi? Una parola che affondi dentro di te, almeno una. Allora fidati di me, ascolta queste canzoni senza pensare al come e al perchè, rischieresti di rovinare tutto, quindi in un’attimo ritroverai la tua nuova luna. Piena di luce.

P.S. Pare che una parte del ricavato delle vendite del disco andrà  in beneficenza a giovani homeless, un punto a favore per un’operazione che non sembra affatto immorale come molti potrebbero pensare.

Elliott Smith On Kill Rock Stars
New Moon MySpace
New Moon [ Kill Rock Stars – 2007 ] – BUY HERE
Similar Artist: Nick Drake, Sufjan Stevens, Badly Drawn Boy
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CD 1:
1. Angel In The Snow
2. Talking To Mary
3. High Times
4. New Monkey
5. Looking Over My Shoulder
6. Going Nowhere
7. Riot Coming
8. All Cleaned Out
9. First Timer
10. Go By
11. Miss Misery [Early Version]
12. Thirteen
CD 2:
1. Georgia, Georgia
2. Whatever [Folk Song In C]
3. Big Decision
4. Placeholder
5. New Disaster
6. Seen How Things Are Hard
7. Fear City
8. Either/Or
9. Pretty Mary K [Other Version]
10. Almost Over
11. See You Later