[ratings]

Se invitassi a cena Greg Dulli e Mark Lanegan, potrei stare sicuro che le riserve di vino finirebbero in un batter d’occhio. Se invece decidessi di rinchiuderli in sala prove il risultato sarebbe pressapoco questo “Saturnalia”, disco edito da una ringalluzzita e sorprendente Sub Pop.

Lanegan è il solito diavolo nero che dimena la sua voce tra le fiamme e la polvere, pronto com’è ad incendiare corde vocali abrase da anni e anni di giri allegri e scrupolosi per cantine enologiche. Greg Dulli ci mette la velocità , inonda di respiro rock un blues malato, scuro, viscerale, saturo e complesso. Aperture melodiche improvvise blandiscono orecchie addolcite come lingue col miele. Questa è gente che si svela solo nel buio di un rito orgiastico, scruta tra spirali di fumo denso la vittima da abbrancare, seduce di mistero la carne che penetra tra dente e dente. Canzoni desertiche, fieramente bastarde, incarognite, sprezzantemente nostalgiche, malinconiche come lo sperone arrugginito dell’ultimo sceriffo di un selvaggio West putrefatto.

Tutto è permesso a questi due vecchi pirati del rock’n’roll, spinti a distorcere casse e chitarre da un amore per la musica mai sopito. Solo a sentire cantare Lanegan si ha l’impressione di sporcarsi fino al midollo e di godere di questa lordura che abbraccia per intero. Mentre Dulli quando si dedica a deliziarci al microfono sembra un pazzo appena uscito di manicomio che cerca di trattenere la sua follia esplosiva in un ben educato e fascinoso cantare. Chiunque si accosti a questo disco sappia che ci troverà  proprio quello che pensa di trovarci: alcool, sigarette, vapore, dolore, atmosfere cupe, slide guitar, elettricità . Ma il bello è sapere che invecchiando certe voci s’irrobustiscono, proprio come il vino buono, maschio, verace; magari questo prevedibilità  potrebbe rappresentare un limite o magari no.
La notte era giovane, la birra era troppa, la musica tremava, lei sbadigliava ma lo giuro: lì in fondo, proprio dove l’orizzonte s’incendia nel suo commiato ho visto due satiri ubriachi danzare attorno ad una chitarra in fiamme.
Per tutti gli amanti di bettole sudice, ma genuine, un disco necessario.

Cover Album
Band Site
MySpace
Saturnalia [ Sub Pop – 2008 ] – BUY HERE
Similar Artist: Ramones, Thin Lizzy, Foo Fighters, Weezer, Mondo Generator
Rating:

1. The Stations
2. God’s Children
3. All Misery/Flowers
4. The Body
5. Idle Hands
6. Circle The Fringes

7. Who Will Lead Us
8. Seven Stories Underground
9. I Was in Love with You
10. Bete Noir
11. Each to Each
12. Front Street