Ammetto di avere un certo debole per le band garage o sperimentali capitanate da cantanti asiatiche come gli Yeah Yeah Yeahs o Blonde Redhead e quindi i Deerhoof non fanno eccezione. Satomi Matsuzaki con la sua voce da Alice in Wonderland tiene insieme i suoni scarni e secchi della band e contribuisce al successo del gruppo basato a San Francisco.
E’ passato appena un anno da “Friend Opportunity”, già  recensito su Indie for Bunnies, ma già  i nostri hanno pensato di rimettersi in pista e concludere forse un percorso che li sposta decisamente verso sonorità  meno sperimentali e più pop.

Già  dall’intro si capisce che non vi saranno tanti fronzoli e ricami bensì del buon alt-pop sperimentale che sta al cibo come il pane e salame. Con un power chord siamo già  nel pieno di “The Tears Of Music And Love” un bel pezzo garage, con la voce che doppia una chitarra stridula.
Segue un up-tempo da cartone animato giapponese, “Chandelier Searchlight” per scivolare poi fino alla funkeggiante “Snoopy Waves” che si lascia apprezzare per la batteria spezzata quasi a perdere e riprendere il filo del discorso.
E’ curioso che il cantato seguito dalla chitarra lasci il sospetto di seguire a sua volta lo strumento invece di precederlo.

Il dadaismo dei Deerhoof raggiunge il suo apice con “Basket Ball Get Your Groove Back”, canzone che si avvolge più volte su se stessa, in maniera bizzarra a tal punto da sembrare casuale.
A me “Fresh Born” ricorda, per il suo riff di chitarra, “Figli delle Stelle” di Alan Sorrenti! E’ una bestemmia, ma nascere negli anni sessanta e crescere nei settanta ha degli strascichi deleteri”…
Scherzi a parte il disco ha alcune gemme, quali l’incomprensibile “Eaguru Guru” e la conclusiva “Jagged Fruit”, un crescendo a-là  “Champagne Supernova”.
E’ curiosa la sensazione che si ha quando si finisce il disco: si vorrebbe riascoltarlo con l’idea di non aver colto qualche sfumatura. Qualcosa sembra essere sfuggito al tentativo innato di catalogazione della nostra mente umana.

Dopo dodici dischi in studio è veramente apprezzabile che i Deerhoof riescano ancora a trovare una nuova via, una variazione sul tema rispetto al superlativo disco precedente in ordine cronologico, “Friend Opportunity”.
Se vogliamo trovare un difetto a questo “Offend Meggie” è che sfugge un po’ alla sua totale comprensione, nel senso latino del temine, cum-prehendere, prendere insieme, contenere.
Incontenibile.

Cover Album
Deerhoof on Kill Rock Star
MySpace
Offend Maggie [ Kill Rock Star – 2008 ]
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Similar Artist: Cibo Matto, Blonde Redhead, Yeah Yeah Yeahs, Sonic Youth
Rating:
1. The Tears and Music of Love
2. Chandelier Searchlight
3. Buck and Judy
4. Snoopy Waves
5. Offend Maggie
6. Basket Ball Get Your Groove Back
7. Don’t Get Born
8. My Purple Past
9. Family of Others
10. Fresh Born
11. Eaguru Guru
12. This is God Speaking
13. Numina O
14. Jagged Fruit

DEERHOOF su IndieForBunnies
RECENSIONE “FRIEND OPPORTUNITY”

Photo Credit: Shervin Lainez