La Germania, patria della tecno.
La Get Physical, consolidata etichetta teutonica.
Matthew Dear, artista americano minimal pop.

Questi i tre elementi fondamentali per la raccolta uscita per la suddetta Get Physical, che vede partecipi tutti gli artisti della stessa, remixata dal Sig. Dear.
Il tocco del musicista americano è paradossalmente molto europeo nelle sonorità , assimilabile appunto a quella che è la minimal-tecno berlinese, ma aggiunge sempre un’atmosfera più velatamente pop. La tecno non è un genere facile da digerire (ovviamente non per tutti gli stomaci, ma per il mio si”…), ci vuole tempo e dev’essere di gran qualità : Matthew Dear muta, mixa, distorce, e in qualche modo addolcisce il sound di alcuni tra i migliori esponenti dell’ambito, vedi Kalabrese, Dj Koze, I:Cube.
Seppur uscito a fine 2008, nel pieno dell’inverno, è un disco assolutamente estivo, di quelli che ti fanno muovere le chiappe tra gli aperitivi più trendy del momento, mantenendosi elegantemente un gradino al di sopra del mondo pop-commerciale senza bisogno di dominare i dancefloor. L’essenzialità  del suono resa da Matthew Dear controlla ogni mix, proponendoci una house minimale tendente al funky davvero ottima.

Il tutto ovviamente da accompagnare con ipnotici movimenti del corpo, ovviamente”…