Eccomi al Covo, incontro all’istante Alan Donohe, frontman dei Rakes, e vengo subito messo a mio agio visto che è molto più esile del sottoscritto, considerato sempre magro dalla nascita. Arriva anche il bassista Jamie Hornsmith, anche se inizialmente Alan si dava delle arie da intellettuale è bastato poco per instaurare una discussione interessante e a tratti molto simpatica.

Ciao Alan e Jamie, come va?
Alan: Tutto bene grazie, emozionati e eccitati per la serata!

Iniziamo subito da ”Klang”, come lo definireste?
Alan: Dritto al punto, un po tedesco…
Jamie: …e Divino

Quando ho ascoltato primo album mi ha preso subito, molta energia, mentre il secondo ho dovuto ascoltarlo piu volte per entrarci, con ”Klang” ho avuto le stesse sensazioni di quando ascoltai ”Capture/Release”…voi come la vedete?
Alan: Beh grazie per essere stato cosi personale, per il secondo disco volevamo fare proprio un album in studio, appunto studiato, mentre ora abbiamo ripreso un po’ l’energia che scaturisce dai live, sempre e comunque dando attenzione alle melodie, concludendo ”Klang” potrebbe essere una sintesi tra i primi due lavori.

Vi siete trasferiti a Berlino per registrare l’album, cosa c’è che non vi piace di Londra?
Alan: Non c’è niente di cattivo a Londra, dalla nostra prospettiva uscire dall’ambiente dove si vive porta più stimoli, se fossimo rimasti nella città  dove abitiamo saremo rimasti all’ interno della nostra vita standard, andare in studio tornare a casa, andare al pub… Fare un album dovrebbe sempre essere un evento unico e speciale, stando a Londra ciò non era possibile perchè come ti ho detto avremo respirato l’aria che respiriamo tutti i giorni, ci serviva una bella boccata di aria fresca haha…

Le nuove canzoni son state composte a Berlino o le avevate già  pronte?
Alan: Le abbiamo scritte un anno prima di andare a Berlino, poi ci siamo andati e le abbiamo registrate, comunque i testi non erano ancora completi, c’erano degli spazi bianchi e le esperienze avute a Berlino hanno contribuito a riempirli, o a stravolgerli completamente…

Guardando i vostri video, sentendo le vostre canzoni, ho notato che siete in qualche modo connessi a quegli scenari che potremo definire della guerra fredda.
Alan: Penso che la Germania, soprattutto Berlino, probabilmente nell’ ultimo secolo è stata la più interessante città  del mondo, è una città  impregnata di storia, sta subendo un evoluzione impressionante negli ultimi anni, l’amiamo e ci piace stare li. Diciamo che l’uomo è affascinato dai luoghi storici, dai luoghi importanti, prendi per esempio la vostra capitale Roma, è bellissima e piena di cose affascinanti collegate alla storia.

E’ opinione comune che il terzo album sia il piu difficile da fare, si pensa che sia quello che definisca la band. Avete avuto particolari pressioni per ”Klang”?
Alan: No, c’era molta più pressione per il secondo album, il terzo è molto piu divertente da fare.
Jamie: Penso che tradizionalmente fosse più difficile il terzo, ma le tradizioni sono cambiate e la difficoltà  per una band si è spostata al secondo album, basta pensare che molti gruppi non superano il primo, quindi arrivare al terzo significa raggiungere un buon punto.

Qual’è il miglior artista inglese al giorno d’oggi secondo voi?
Alan: The Rakes.

Bene, qual’è il secondo allora?
Jamie: The Wombats? Hahaha
Alan: Haha penso Radiohead, sempre attuali, ogni album è eccitante.

Siete stati in America, come è stato?
Alan: E’ stato grande, abbiamo suonato a New York…

Ho notato che alcune band inglesi hanno difficoltà  a imporsi in America, a voi come è andata?
Jamie: Direi alla grande, abbiamo suonato e scatenato la folla, eravamo anche un po’ impressionati dalla reazione del pubblico, siamo veramente soddisfatti e di sicuro non siamo noi quelli che hanno difficoltà  in America.
Alan: Non suoniamo negli stadi ma abbiamo un buon seguito..

Sta per iniziare l’estate, e voi suonerete a un bel po’ di festival, qual’è il migliore?
Alan: Definitivamente Glastonbury se sei tra il pubblico, sai quando piove c’è il fango e sono tutti ubriachi che si rotolano e sporcano, però come musicista preferisco Reading e Leeds, non c’è un motivo particolare…

Bene, grazie mille ragazzi, vi vedro onstage allora!!!
Alan: E noi ti vedremo understage!! Grazie a te e a Indeiforbunnies, mi piace il nome del sito…
Jamie: Ciao e grazie…

Link:
THE RAKES Band Site
THE RAKES MySpace

THE RAKES su IndieForBunnies:
Recensione “KLANG”
Recensione “TEN NEW MESSAGES”