Inaspettato forse, ma non imprevedibile quest’ultimo approdo di Niccolò Fabi: dopo gli inizi troppo commerciali e la lunga strada per farsi accettare da un pubblico più esigente e critico sul versante di un cantautorato moderno e personale, finalmente arriva il disco della svolta, quello dopo cui nessuno è più legittimato a dubitare, a sfottere o a lasciar perdere.
Abbandonando la musicalità  tipica della scuola romana di metà  anni ’90 Niccolò giunge alla sua giusta dimensione che, senza perdere nulla in leggerezza e immediatezza, preferisce agli inserti elettronici, a una certa voluta ripetitività  compositiva, un suono più compatto ed istintivo, memore della tradizione italiana e aperto alle più varie esperienze anglo-americane.

Tutto ciò è chiaro sin dalla titletrack posta in apertura di lavoro: l’inedito wall-of-sound accompagna liriche semplici ma non banali (è solo un uomo quello di cui parlo quando inciampa nella sua ombra quando cammina sull’acqua e non affonda, è solo un uomo di cui canto di quando sbaglia e non si perdona il furore e il disincanto di quell’universo a forma di persona), in cui conta più il senso totale anzichè il gusto fonetico, gli accenti black per ora sono solo indizi che più avanti prenderanno corpo nel soul leggermente psichedelico della conclusiva “Parole Che Fanno Bene” (dal testo acuto, doloroso e ironico). “Attesa E Inaspettata” è una commovente elegia che si sfoga nel duello finale tra una chitarra stracarica d’elettricità  e gli archi. Segue l’intima dolcezza, la perfetta narrazione d’amore di “La Promessa” impreziosita dalla chitarra di Roberto Angelini. Sullo stesso piano si pone la lievissima, aerea e dolce “Successo” tutta in bilico tra scherzi grammaticali e coretti irresistibili.

è un Fabi a suo agio quello che si può ascoltare qui: ha scritto e registrato il disco in perfetta solitudine, suonando quasi tutti gli strumenti (non è una novità , ma prestate attenzione al basso sempre ottimo) e facendosi poi aiutare da vari amici. Tra questi spicca Pino Marino che ha scritto i versi della magica “Atlante”.
Stupisce la maturità  con cui vengono trattati i sentimenti, maturità  che non è solo esistenziale ma anche verbale in “Parti Di Me” (in cui danno il loro apporto strumentale, dilatato, ma rispettoso del mood del pezzo, i Mokadelic).

“Solo Un Uomo” è uno dei migliori dischi italiani di quest’anno, è la conferma e allo stesso tempo la rinascita di un artista perennemente sottovalutato; non cadete in errori di superficialità  e lasciate che vi conquisti, saprà  ammaliarvi. Capirete anche voi che nelle parole di Niccolò c’è la vita di tutti i giorni, nei suoi suoni lo stupore del saperli raccontare senza inciampi.

Cover Album

Solo Un Uomo
[ Universal – 2009 ]
Similar Artist: R.E.M., 24 Grana, Francesco De Gregori, Ben Harper, Max Gazzè
Rating:
1. Solo Un Uomo
2. Attesa E Inaspettata
3. La Promessa
4. Fuori O Dentro
5. Aliante
6. Successo
7. Parti Di Me
8. La Mia Fortuna
9. Questo Pianeta
10. Parole Che Fanno Bene