Con “Samba Esquema Novo”, Jorge Ben, nel 1963, scrive una pagina di storia della MPB importante, giusto quattro anni dopo la rivoluzione musicale apportata da Joao Gilberto con “Chega de Saudade”.
In questo periodo, la musica popolare brasiliana cresce a ritmi vertiginosi, si fregia di talenti innegabili come Antonio Carlos Jobim e Carlos Lyra, oltre al già  citato Gilberto.
Voglio solo ricordare che nel periodo compreso tra il 1958 e il 1963 siamo passati da “Canà§ao De Amor Demais” di Elizete Cardoso a “The Composer of Desafinado, Plays” di Antonio Carlos Jobim.
Vi rendete conto? Nel 1958, Joao Gilberto nemmeno sa che quella batida provata e riprovata sulla sua Di Giorgio darà  origine ad uno dei generi musicali più frequentati al mondo ma, dentro di sè, sta capendo che qualcosa sta cambiando e si dedica anima e corpo a quel ritmo nuovo.
Antonio Carlos Jobim, dopo aver letteralmente lottato con il carattere difficile di Joazinho durante le registrazioni di “Chega de Saudade”, digerisce gli scontri con il baiano e comprende che bisogna fare posto a un qualcosa di nuovo, di puro. Nella seconda metà  del 1958 fa coppia fissa con Newton Mendonà§a (con lui sì, che si ride!) e, insieme, iniziano a produrre, nell’appartamento di Tom, una serie di samba-canà§oes come “Meditaà§ao” e l’immortale “Desafinado”. Ma entrambi non sanno che stanno per cambiare la storia della musica brasiliana.

Veniamo, ordunque, al 1963! Jorge Ben, un ragazzo estroverso di Rio de Janeiro, giocatore del Flamengo, fa impazzire i cuori di tante persone con i suoi groove viscerali ed esordisce sul mercato discografico con “Samba Esquema Novo”, un disco semplicemente superlativo, seminale e completo, che anticipa di qualche anno l’operazione culturale messa a punto da Gilberto Gil e innova completamente la proposta musicale di Joao Gilberto e Tom Jobim.
Jorge Ben ha una bella voce, il suo cantato è melodico e raffinato, suona la chitarra divinamente e la sua proposta musicale è totalmente originale poichè unisce la bossa nova, il samba e i ritmi africani operando, quindi, una rivoluzione nella rivoluzione.
Niente più è come prima, da questo momento in poi tutti gli artisti brasiliani sono costretti a confrontarsi non solo con “Chega de Saudade” ma anche con “Samba Esquema Novo”.
Jorge Ben, pur essendo un ragazzo talentuosissimo, però non è come il suo “‘maestro’, non ha ancora lo spessore di Joao, e allora capisce che deve creare qualcosa di nuovo, che i tempi sono già  maturi per creare un nuovo tipo di samba destinato ad evolversi. Si affida allora agli arrangiamenti di Meirelles, sassofonista dei Copa 5, di Carlos Monteiro e del grande Luis Carlos Vinhas, un pianista e compositore molto influente nel mondo della bossa, morto purtroppo prematuramente a causa di un’emorragia cerebrale.

Tanto swing, dodici canzoni brevi, immediate, leggere e ancora lontane dalle sperimentazioni funk future: “Samba Esquema Novo” si presenta così al grande pubblico e alla critica che non lesinerà  giudizi negativi a questo grande disco.
Il primo lavoro di Jorge Ben Jor viene ricordato anche, e soprattutto, per il singolo, ancora oggi tanto in voga, “Mas Que Nada”. Ma tanti sono i classici che popolano questo disco meraviglioso, come “Chove Chuva”, “Por Causa de Voce”, “Tim Dom, Dom” ; classici originali ed energici che porteranno Gilberto Gil a confessare al suo amico Caetano Veloso, durante una serata spensierata in un locale di Salvador, di voler smettere con la musica perchè ‘un tale chiamato Jorge Ben già  faceva tutto ciò che lui pensava di dover fare’.
Al di là  di questa simpatica riflessione, Gilberto Gil non riesce, forse, a digerire il fatto che Jorge Ben sia stato il primo compositore nero della bossa nova, un ruolo, come ci ricorda Caetano Veloso nella sua “Verità  Tropicale”, che sarebbe potuto toccare a Gil.

Jorge Ben, infatti, lavora molto, già  dal suo esordio, sulle sue radici e ne viene fuori una musica primitiva, con echi di black music americana, dotata di un lessico samba e, al tempo stesso, rock e blues. Insomma, unisce in un solo colpo lo sperimentalismo di Tim Maia, il pop dei fratelli Carlos e Joao Gilberto il tutto condito con un pizzico di nordamerica e di radici africane (il discorso sull’Africa si farà  ben più netto con l’indispensabile “Africa Brasil” del 1976).
“Samba Esquema Novo” dà  la possibilità  a tanti artisti, rimasti in disparte perchè non in linea col discorso musicale del momento, ad aprirsi e a inserirsi nella scena musicale brasiliana con le loro idee innovative dando, quindi, origine, inconsapevolmente, alla famosa MPB.