Il 2009 è stato decisamente l’anno di Mulatu Astatkè. Dapprima il folgorante, incommensurabile magma sonoro che è “Inspiration Information 3”, con i prodi Heliocentrics, dove due mondi sonori apparentemente incompatibili, si fondono, si amano e danno vita ad un’esperienza musicale più unica che rara oggigiorno. Poi la messe di ristampe del suo glorioso catalogo, come il disco “Mulatu of Ethiopia” ad opera dell’immensa Souljazz (a cui andrebbe dedicato un monumento per la dedizione, passione e cura del prodotto musicale dimostrate) ed una serie di compilation dei suoi momenti musicali migliori come “Ethio Jazz Vol. 1” sempre ad opera della Souljazz, giusto per citare due esempi.

La Strut Records decide quindi di battere il ferro finchè è caldo (anche perchè re Mulatu ha già  annunciato che a fine anno uscirà  un altro suo disco), pubblicando una meravigliosa antologia, “New York ““ Addis ““ London: The Story of Ethio Jazz (1965 ““ 1975)”, che attinge a piene mani agli anni londinesi ed americani che vanno dal 1965 al 1975, dove l’artista etiope dà  vita a qull’inedita creatura musicale chiamata Ethio Jazz, risultato della fusione di elementi provenienti dal jazz orchestrale di Duke Ellington (che Mulatu aveva conosciuto all’inizio degli anni Settanta ed aveva condiviso con il Maestro palco ed esperienze musicali) o più apertamente free e psichedelici attinti alla Sun Ra Arkestra con la tradizione musicale Etiope, già  di per sè estremamente ricca e variegata. Il menù è appetitoso e multiforme: si va dall’incommensurabile “Yekermo Sew”, già  utilizzata nella colonna sonora del film di Jarmusch, “Broken Flowers”, che suona come un Horace Silver in acido, o il cha cha cha di “Shaqu”, passando per la salsa di “I Faram Gami i Faram” o il funk acido e scosceso di “Yekatit”. Ci sono anche perle della tradizione musicale etiope come “Tezeta”, una sorta di walzer orientale o l’ipnotica “Lantchi Biye” con il grandissimo cantante etiope Thaloun Gesessè.

Insomma, c’è di che godere. Se non avete mai visto “Broken Flowers” o posato orecchio sulla meravigliosa compilation della collana Ethiopiques, il volume 4 per l’esattezza, o ascoltato il clamoroso disco con gli Heliocentrics, potete rimediare con questa antologia, che uscirà  il 26 Ottobre. Quindi, che ci fate ancora lì? Correte a comprarla! Mulatu vi benedirà  con le stecche del suo vibrafono celestiale, che ve lo dico a fare.