Nonostante alcune critici lo taccino di produrre album monotoni e ricchi di intuizioni rubate (per altro in ritardo, a loro dire) ad altri compositori, Matthew Robert Cooper a.k.a. Eluvium torna ad affascinare con il fluttuare immobile e con le tralucenti trame di sogno di “Similes”. Balza all’occhio”…pardon, all’orecchio, un maggiore senso ritmico (senza esagerare, eh”…) rispetto al passato e anche l’uso in cinque brani su otto della voce, una voce greve ma anche insicura (non per questo sgradevole però), che inevitabilmente passa in secondo piano rispetto alla bellezza onirica venata di gentile solennità  delle architetture sonore dei pezzi.

Il pacato singhiozzare vespertino di “Leaves Eclipse The Night” diviene il delicato ticchettio di un tempo finalmente amico che scorre insieme a un fiume iridescenti di suoni alieni nella successiva “The Motion Makes Me Last”, prima composizione che accoglie la voce discreta di Matthew. “In Culmination” è un ponte composto da tremolanti barbagli pianistici che collega la rarefatta dimensione del precedente brano al regno celestiale di “Weird Creatures”, bozzolo di canzone che vorrebbe disfarsi della veste ambient tutta pause e radi, ovattatissimi battiti. Poi si risprofonda nell’oscurità  non certo minacciosa ma ugualmente misteriosa della pigramente oscillante “Nightmare 5” che introduce la composizione più efficace del lotto, cioè “Making Up Minds”: il battito è sempre lì, sullo sfondo, mentre le note rapide del pianoforte tracciano struggenti sentieri sui quali via via si appoggiano con decisione sempre maggiore celestiali accordi d’organo. Splendida.

Di nuovo un intermezzo prettamente strumentale (“Bending Dream”, caratterizzata da ‘ventosi’ suoni siderali) e poi si chiude in bellezza con l’immateriale (e sin troppo lunga, a dirla tutta”…) “Cease To Know”, traccia in cui l’incedere si fa più che mai pensoso, nella quale l’idea di dilatazione sonora va una volta per tutte a combaciare perfettamente con l’idea opposta, cioè quella di creare dimensioni sonore raccolte, composte da minimalistici elementi, intrise di grande intimismo.

Similes
[ Temporary Residence – 2010 ]
Similar Artist: Sylvain Chauveau, Stars of the Lid, Hammock, Gregor Samsa, David Sylvian
Rating:
1. Leaves Eclipse The Light
2. The Motion Makes Me Last
3. In Culmination
4. Weird Creatures
5. Nightmare 5
6. Making Up Minds
7. Bending Dream
8. Cease To Know

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