Il passato è un punto fermo. Come in geometria, quest’ultimo non ha dimensione, direzione, colore. L’immobilismo, infatti, è ‘ieri’ mentre la mutevolezza, il dinamismo, l’elettricità  sono e saranno sempre ‘oggi’, ‘domani’. Non scomodare Eraclito vorrebbe dire non aver colto il senso della creatività  dei LNRipley e le loro divagazioni musicali rimarrebbero sculture sonore da ascrivere ad un contesto urbano globalizzato, uguale a se stesso, immobile.
Invece le cose non stanno esattamente così.

Gli LNRipley sono un progetto in continuo divenire, che praticamente non esiste, non è palpabile e dunque è onnipresente e realmente surreale. Pensate, come d’altronde il sottoscritto, che i Subsonica siano una grande occasione sprecata? Avete pensato anche solo per una volta che la drum and bass sia nata dal software rincretinito di un punk per poi divenire a sua volta la sublimazione (l’ennesima) dello spirito di ribellione e bellezza tipica dei sottoscala urbani? Se l’avete fatto, ascoltate questo “USB ALERT 2010” e capirete perchè abbia ancora un senso assecondare i ritmi forsennati di tracce come “Last Day On Planet Earth” se a trascinarle c’è una struttura quasi-pop, un crescendo dinamico che lentamente si apre a risonanze ambient e a derivazioni di matrice techno. Il tutto resta in embrione senza svilupparsi ma restando all’ombra, ad esempio, del talento di TREi, talento emergente della scena DnB mondiale e delle collaborazioni che sono e saranno il fulcro dell’operazione LNRipley.
Il concetto di “collettivo” e non di “band” vera e propria è infatti parte integrante di un ideale musicale dall’ampio respiro e dalle porte costantemente aperte. Questo sebbene i personaggi coinvolti incoraggino un sentimento di fiducia nei confronti del progetto. Troviamo infatti Ninja, Baavo, Kwality, Yodah e Verror: nomi di certo non nuovi a chi viva la musica in maniera non superficiale.

Gia’, perchè se è vero che gli LNRipley sono un combo in costante evoluzione, ciò è ampiamente dimostrato dalla modalità  di diffusione della loro musica. Quest’ultima non sarà  mai in vendita, nè tantomeno alla portata di distributori, mediatori e negozianti. Gli LNRipley regaleranno infatti i propri album (o “packages”) a chiunque assista ai loro concerti portando con sè una chiavetta USB. Spariscono dunque i tramiti, le frapposizioni tra artista e ascoltatore per tornare ad un concetto tanto banale quanto sopraffino di passaggio della musica da chi la scrive a chi l’ascolta. Il dinamismo è quindi alla base del collettivo torinese e sembra guidarne le sorti attraverso un costante movimento in avanti al suono di una musica che dal vivo è strettamente organica, interamente suonata da musicisti con strumenti veri e propri guadagnandone in suono e profondità .

Dalla deriva trance che a tratti ricorda i Cause 4 Concern per passare alla violenza costruttiva di dinamiche elettroniche applicate al rock: gli LNRipley si muovono immancabilmente tra citazioni di Goldie, gli spunti jungle del Photek di “Modus Operandi” e le progressioni simil-industrial dei Nine Inch Nails ma lo fanno con stile, obiettività , esperienza. Il concetto espresso allontana i confini sonori accademici per assumerne di nuovi evitando accuratamente di chiudersi in uno spazio delimitato e limitante. Gli LNRipley non sono mai esistiti. Sono ora e domani. Il resto è solo un lontano ricordo.