Mark Kozelek è il Gus Van Sant della musica.
“You Are My Sun” è “Paranoid Park”.
“Admiral Fell Promises” è “Drugstore Cowboy”, Matt Dillon che aspetta e prova a disintossicarsi, si intreccia con altri film, “Candy”, la poesia di “Dancer In The Dark” e “Lasciami Entrare”.
Tra lezioni di caffè, viola e resistenza al vento, tra oneri al soffice autunno si vola… butterfly… “Australian Winter” è Gerry, Casey Affleck e davanti a lui Matt Damon, dietro di loro il cineasta di Portland.
Cosa c’è nella musica, nel cinema, nella fotografia? Un finestrino unto di domani, uno sciacquo al tiepido ieri, macchine e auto parcheggiate, sempre ferme.

Il nuovo lavoro di Sun Kil Moon è puro capolavoro. “Alesound” sta a “Mala Noche”. Silenzi di un dopocena al fresco, al freddo delle dieci, sigarette, mozziconi di persone…
Un lento ondeggio davanti al mare, un affaccio al più triste miracolo: La notte.
“Sam Wong Hotel” … convoglia a nozze il più aspro lungo e sospeso albeggio, qualcosa di nuvoloso dalle prefazioni, le prime note, previsioni di pioggia e poi invece si schiarisce, arriva un treno dopo l’altro, pochi passeggeri se non occhi.

“Half Moon Bay” trascina un sacchetto di plastica pieno di vecchie cartoline, sandaletti che percorrono da casa al primo secchione, da casa al primo vicino che insinua domanda. Scansione del tempo sempre a mortoagalla, sermoni e skaters, stiamo nell’oceano, vediamo gli ombrelloni venire chiusi da bagnini assunti da poco, da bagnanti che se ne vanno lamentando scottature e parole incrociate. Questa canzone è “Last Days”, con Micheal Pitt. Il suo stanco bofonchiare. Il lento divagare del tempo, sempre troppo lento, quasi a sfida, a chi abbassa prima gli occhi.
“Third and Seneca” è “Scoprendo Forrester,” o “Psyco”, identico remake di mille gocce di Sun Kil Moon che ho imparato a conservare, a sommare.

Perchè quello che lascia è quello che non traspare e la sera, te ne accorgi la sera, che hai visto una bella ragazza passare, che hai visto una bella ragazza passare, e l’hai lasciata andare con se il giorno se l’è trascinata via dalla baia fin su la scogliera.