Strana la vita. Il mio primo articolo sottoforma d’intervista, per quanto riguarda la musica indipendente, risale a parecchi anni fa e lo scrissi per un sito di musica dove tutti praticamente possono scrivere le loro recensioni. L’artista in questione a cui avevo spedito le domande, e che gentilmente mi aveva risposto tramite e-mail, era Nick Talbot, mente e forza pulsante dietro il progetto Gravenhurst. Al tempo “Flashlight Seasons” era il suo secondo disco ed era il 2004.

Adesso mi ritrovo che, dopo sei anni, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e Gravenhurst è un artista indipendente con un serio management alle spalle, un’etichetta di tutto rispetto, ossia la Warp (Aphex Twin, Autechre, Boards of Canada, Battles, !!!, Grizzly Bear “…) e accompagna in tour artisti del calibro di Animal Collective. E`un onore per me scrivere dopo anni a quella stessa persona e vedere che in fondo non è poi cambiata molto: sempre molto umile e con i piedi per terra.

Buona lettura!

Ciao Nick, dove sei al momento e cosa stavi facendo prima di aprire le domande di questa intervista?
Ciao Giov“…quanto tempo! Ehm”…dunque a dire il vero non posso dirlo perchè è piuttosto illegale quello che stavo facendo”… . Ma dopo le cose illegali stavo scrivendo a Paul Smith (Maximo Park) con cui andrò in tour per le prossime settimane in Europa. Viaggerò con lui e aprirò i suoi concerti come solo artist. Il che è una figata!

Dicci dove e come hai dato il via al tuo progetto musicale, magari se puoi spiegaci anche l’origine del nome del gruppo”…se non sbaglio Gravenhurst è il nome di una città  inglese”… .
Dave Pajo scrisse un pezzo intitolato “Gravenhurst”: un pezzo strumentale di chitarra. L’ho preso da lì. Si, è anche una cittadina in Inghilterra e una più grande in Canada. Ma non ne so niente a riguardo. Il mio progetto è iniziato solo come musicista e stavo cercando cantanti da includere ma non trovavo mai nessuno. Non avrei mai voluto cantare. Adesso però dopo anni devo ammettere che mi ci trovo pienamente nel ruolo di cantante. Devo anche ammettere tristemente che la maggior parte di chi si candidava ad essere il cantante per i Gravenhurst era gente senza un minimo di talento. Scene orribili credimi. Un incubo. Non esagero. Non potevo più sopportare un’altra hippy girl che fischiettava.

Sei di Bristol. Vivi ancora lì? Ti piace la città ? Ho vissuto ad Exeter e trovo il Devon sempre affascinante”… .
Si, vivo ancora a Bristol ma sono cresciuto in un piccolo villaggio chiamato Bookham, nel sud Surrey: stupendo per quando sei un bambino. Tutto! Foreste, sentieri, posti dove poter giocare, eccetera. Ovviamente quando sei un adolescente la cosa si fa noiosa non poco, vorresti andare in posti dove suonano band interessanti; io poi soffrivo di epilessia e non potevo guidare perciò mi ritrovavo bloccato lì. L’ultimo treno da Londra partiva alle 11pm perciò andavamo per un concerto e ci perdevamo gli ultimi 45 minuti che sono sempre i migliori! Io amo Bristol. Grande abbastanza per eventi, mostre, concerti e piccola da poter tornare a casa tranquillamente a piedi la notte. Però un giorno mi piacerebbe vivere a St. Ives in Cornovaglia. Tutto il Sud West è comunque davvero bello.

Ci sono nuove band provenienti dal Devon che a tuo avviso andrebbero menzionate?
Ogni volta che mi fanno questa domanda devo dare sempre la stessa risposta: War Against Sleep. Nome dietro al quale si cela il lavoro di Duncan Fleming, uno dei più talentuosi songwriter che io abbia mai avuto il piacere di ascoltare. Terribilmente sottovalutato! Dai un ascolto qui www.waragainstsleep.co.uk . O anche James Brewster, conosciuto anche come Mole Arness: ho registrato qualche traccia vocale su una delle sue prossime canzoni. Eccoti il link www.straydogarmy.co.uk

Quali sono le tue nuove “direzioni musicali” al momento?
Mmmh, beh devo tristemente ammettere che negli ultimi due anni ho avuto il classico “blocco creativo”. Per me si tratta di un fallimento perchè la creatività  rappresenta la fiamma essenziale per comporre e mi è mancata questa cosa ultimamente. Per fortuna proprio recentemente ho ricominciato a scrivere qualcosa. Scrivo un po’ sul generedub-step per ora. Mi è sempre piaciuta quel tipo di musica, ho dato una mano a Guy Bartell (Bronnt Industries Kapital) e in più ho sempre ammirato produttori di pezzi d’arte come Pinch, Vex’d, Joker, Hatcha, Burial. Non ho ancora prodotto niente di ufficiale in ambito dub step ma continuo a lavorare anche come Ex.1, il mio vecchio moniker prima che iniziassi il progetto Gravenhurst. Per il prossimo album mi sono immerso in un mare di libri e film. Penso che verrà  fuori molto più vicino a “Flashlight Seasons” se devo essere sincero. Ci saranno sicuramente anche pezzi pi`rock e non solo cose acustiche ma devo scrivere ancora 4 brani perciò”…vedremo”… .

Pensi che un giorno abbandonerai il lato rock per dedicarti esclusivamente a quello più sperimentale ed elettronico?
Compongo musica elettronica dal 1995 come ti ho già  accennato, ma dubito che abbandonerò un genere per passare ad un altro in maniera totale.

Qual’è la differenza principale tra “The Western Lands” e “Fire in Distant Buildings”?
Mmmh, domanda difficile. Sono passati tanti anni da quando ho registrato “The Western Lands””… . Diciamo che per quanto riguarda “Fire in”…” le registrazioni sono state fatte in maniera molto professionale in uno studio chiamato Toybox, dal mio amico Ali Chant. Alcune di queste tracce, registrate in maniera molto accurata sono state anche usate per tv shows e film. Mentre, per il mio ultimo disco, ho registrato tutto a casa ecco quindi che “The Western Lands” ‘suona’ differente dal suo predecessore in questo preciso aspetto.

La mia canzone preferita del tuo ultimo disco è “Farewell Farewell” e devo dire che anche il videclip è affascinante. Ti intendi anche di computer grafica? Hai artisti che senti di dover consigliare, in merito?
Credo che tu abbia visto il video di qualche fan. Succede spesso con le nostre canzoni. Ci ritroviamo persone che fanno i videoclip in maniera molto professionale, ma quelli ufficiali sono stati curati da Chris Boyle e Thomas Hicks, due registi di talento. Se posso rimarcare questa cosa, direi che siamo stati fortunatissimi a lavorare con loro. Sono fantastici!

Qual è la tua canzone preferita dell’album?
“The Collector”. Sicuramente. Scritta nel 2000 ma ultimata solo nel 2006 e questo la dice lunga su quanto possa richiedere un pezzo! Ho dovuto registrare strati e strati di pezzi tante volte. In più avevo una canzone dei Pixies in mente durante tutto il processo (“No.13 Baby”) e amo letteralmente il suono del Philicorda organ con in più tutti quegli ‘aah’ e in aggiunta un solo di una nota sola di chitarra! Che vuoi di più?

Ci sono artisti con cui vorresti condividere il palco?
Vorrei suonare il basso in una formazione di Bristol chiamata Anta. Fanno space prog rock. Ma porca miseria hanno già  un bassista! Mi piacerebbe anche suonare la batteria in stile be-bop jazz band anni 50. A dire il vero ciò richiederebbe un talento consistente e io sono ancora un beginner con la batteria perciò credo che non farò niente di tutto ciò.

Per il prossimo disco andrai in tour anche al di fuori dell’Inghilterra?
Certo. Vado sempre in giro in Europa per promuovere i dischi.

Hai letto qualche libro interessante ultimamente?
Non scherzo se ti dico che leggo in contemporanea almeno sei libri alla volta e il mio letto è completamente sommerso da libri. Il materasso è adagiato a terra e dormo in un letto a due piazze, perciò una parte di esso è coperto da pagine e pagine. Sono un mega fan di Orwell e ho appena letto “Orwell’s Politics” di John Newsinger. Attualmente sto leggendo “Orwell: A Life by D.J. Taylor”. Ho studiato filosofia e storia della scienza all’università  perciò mi interesso spesso di cose del genere. Sto anche leggendo “The Philosophical Foundations Of Neuroscience” scritto da M.R. Bennett e P.M.S. Hacker. Infine mi sentirei di consigliare un altro libro che mi sta appassionando scritto da Harlan Coben e intitolato “The Woods”.

E invece parlando di film? Consigli personali?
Credo che “Inglorious Basterds” sia l’opera migliore di Tarantino dai tempi di “Pulp Fiction”. L’ho adorato. In più mi senti di consigliare “‘Enter The Void’ di Gaspar Noe. Ho sentimenti contrastanti a riguardo: i primi 25 minuti sono eccezionali, sono allucinanti in un modo mai visto prima e non so come abbia fatto a raggiungere un tale livello di psichedelica. Il mio amico Andy è riuscito a darne una descrizione molto precisa dicendo non so cosa mi aspettassi ma sicuramente non mi aspettavo questo!. Il mio amico Antoni Maiovvi è andato a vederlo ben due volte.

Dicci 3 cose di cui sei orgoglioso riguardo la tua nazione e 3 che cambieresti volentieri.
Attualmente non trovo giusto quello che la destra sta facendo credere alla gente, e cioè che è colpa del governo precedente dei laburisti se adesso dobbiamo fronteggiare così tante difficoltà  e così tanti tagli in ogni settore. Il partito di destra, un branco di milionari, sta facendo del tutto per farci credere che si, siamo tutti sulla stessa barca. Una bugia a cui sembrano credere tutti! Allo stesso tempo stanno tagliando tante cose ma facendo lavorare tutti più ore e diminuendo la qualità  dei servizi; in più utilizzano la scusa della crisi bancaria per fare ciò che hanno sempre avuto in mente di fare. Non riesco a pensare 3 ragioni per cui è bello vivere in Inghilterra. Scusa ma sono davvero arrabbiato al momento. Se fossimo almeno un po’ come i francesi ci sarebbe una rivoluzione al momento e fiumi di sangue scorrerebbero per le strade che costeggiano Westminster. Ma gli inglesi si prendono tutto come gli arriva, senza aprire bocca. Mi piacerebbe vedere 1) uno sforzo reale per prevenire tasse eccessive senza criterio 2) uno stipendio minimo e un minimo salariale che possan permettere alle persone di vivere come tali, perchè attualmente non è umano quello a cui stiamo assistendo in Inghilterra 3) più supporto per gli anziani specialmente per quelli che vivono nelle retirement houses. Credo fermamente che una società  si giudichi da come vengono trattate le persone più indifese.

Ok ultima domanda: svela ai nostri lettori un segreto su di te di cui fino ad ora nessuno era a conoscenza.
Giov io tengo i miei segreti per me! Ma ti ringrazio per questa bella intervista, mi ha fatto piacere!!!