Lo scorso anno John Frusciante, secondo storico chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, è uscito nuovamente (e pare definitivamente) dal gruppo madre, che sta vivendo un palese declino artistico.
Ma noi conosciamo bene la vena creativa dell’ex peperoncino, vena che ultimamente non gli ha concesso un momento di pausa e che gli ha permesso di sfornare dal 2001 ad oggi addirittura dieci album senza contare le collaborazioni. E tra le collaborazioni la più recente è proprio con Nicole Turley (ex Weave!) all’interno del progetto Swahili Blonde. Dietro la sigla sociale si nasconde un collettivo ampio ed aperto, di cui Nicole è guida e che vanta tra le sue fila anche l’ex Duran Duran John Taylor.

Questo disco d’esordio intitolato “Man Meat” nasce dalle registrazione soliste di Nicole e viene poi sviluppato attraverso le intuizioni degli altri membri: è un lavoro di pop atipico, quasi sperimentale, di chiara derivazione wave e post-punk.
Ecco quindi l’iniziale “Elixor Fixor” che leggiadra sembra annegare nel funky più minimale le intuizioni world della Penguin Cafè Orchestra, mentre la successiva “La Mampatee” è forse il miglior apocrifo Tom Tom Club mai apparso in questi anni di revival eighties.
L’epica “Tiny Shaman”, capace d’innestare irrequietezza punk-funk su un tappeto ambientale d’inquieti ricordi tribali, ricorda i primissimi, acerbi ed irresistibili A Certain Ratio; perfetta (e immancabile) poi l’incursione dub di “Dr. Teeth”.

“Red Money” affonda le mani nella wave più oscura e materica, “Release The Ghost” s’addobba di elettronica obliqua e dichiara lo spirito dada che muove tutto il progetto, mentre “Tigress Ritual” che chiude l’album (ed è l’unica traccia in cui suona John Taylor) stratifica voci e s’inerpica dietro il meraviglioso basso funk in un omaggio pressochè perfetto agli anni ottanta più movimentati.

“Man Meat” è un disco che passerà  probabilmente inosservato, nonostante l’enorme potenziale: è un album che necessita di numerosi ascolti per conquistare appieno, ma una volta concessogli il vostro tempo vi ripagherà  e il suo fascino disordinato difficilmente vi abbandonerà .