Nina Zilli ha concluso il “Sempre Lontano Tour” a Londra, al Dingwalls di Camden, uno dei locali storici londinesi, dedicato alla musica live dal 1973.
Il tour ha registrato il tutto esaurito nelle principali città  italiane, ed ero veramente curiosa di vedere Nina Zilli dal vivo, accompagnata sul palco da Gianluca Pelosi (basso), Nico Roccamo (batteria), Antonio Vezzano (chitarra), Marco Zaghi (sax), Riccardo Gibertini (tromba) e Angelo Cattoni (tastiere).

Il concerto si è rivelato un’esperienza quasi familiare, con un pubblico italiano caloroso pronto ad accoglierla e a cantare durante la performance. Nina sa come muoversi sul palco e ha una buona intesa con il suo gruppo, mescolando soul, reggae e funk, ma il concerto è stato piuttosto deludente.
L’acustica del locale non ha certo migliorato la situazione. Sfatiamo il mito dei locali londinesi con un’ottima acustica e un’attenzione particolare alla qualità  del suono. Ce ne sono, ovviamente, ma le cose stanno cambiando anche qui. O più probabilmente è sempre stato così, ma non volevamo crederci.

Ad aprire il concerto è stata “Il Paradiso”, poi “Come Il Sole”, per arrivare alle più famose “Inferno” “50mila” e “L’Uomo D’Oro”. Poi un susseguirsi di cover di brani delgli anni ’60 e ’70, che hanno influenzato la musica di Nina Zilli: “Impazzivo Per Te” (Adriano Celentano), “I’d Rather Go Blind” (Etta James), “L’Amore Verrà /You Can’t Hurry Love” (The Supremes) , “Twistin In The Night Away” (Sam Cooke) e molte altre. Brani sicuramente piacevoli e divertenti ma che non hanno coinvolto totalmente il pubblico, e probabilmente neanche la band stessa.
Il momento più bello è stata la presentazione dei musicisti della band, dove l’improvvisazione e il gioco hanno finalmente dato una pennellata di emozione e vivacità  ad una performance piacevole, ma non entusiasmante.
Peccato. Una bella voce e una presenza scenica che avrebbero potuto creare ben altre atmosfere.

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