Classe 1983, origini sudafricane, residente a Londra, attore, poeta e cantautore, che cosa si potrebbe chiedere più dalla vita? Ovviamente sfondare nel mondo della musica, e il giovane Johnny Flynn lavora sodo di penna per instaurare un feeling speciale con il vasto pubblico: le classiche ‘bollette a mollo’ già  le ha anticipate con “A Larum”, l’esordio di due anni fa che aveva suscitato interesse nel variegato mondo nu-folk britannico umido di blues, jazz e country, ora per centrare al meglio la mira e focalizzare il suo istinto pop contaminato da alle stampe “Been Listening”, l’album che sonda ““ nelle tradizioni e nelle nuove funzionalità  ““ il songwriting autorale inglese.

E’ il disco che ti aspetti dalle nuove generazioni soniche, morbido ed estroverso, che continua a masticare dolcemente una posizione d’onore nella collezione di chi ama lo sfizio di cose tenere e appassionate; in compagnia di Laura Marling “The Water” e della band dei The Sussex Wit , Flynn concepisce undici tracce raffinate, colme di sensibilità , dove introduce fiati, fisarmoniche e archi e una briosità  di ritmo a sollevare di tono il folk ““pop che siamo abituati a sentire. “…Comporre canzoni è il mio godimento, voglio scriverne un sacco e incidere più dischi possibile.., è questo lo spirito del giovane Flynn, un’esuberanza ben gestita nei richiami Climbers, Horse Feathers, i Mumford & Sons ““ con i quali ha condiviso un tour da poco passato da noi ““ e un calligrafismo che sorprende per un’incontinenza creativa fresca e antica insieme.

Canzoni che mettono al bando la routine, che si ubriacano dei gradi fecondi della tradizionalità  agè “Agnes”, “Lost And Found”, “Barnacled Warship” e che vanno a stemperarsi nelle linee moderne del pop sensibile “Howl”, “Churlish May” e “Sweet William Part 2”; l’aura stilistica dell’insieme è pregevole, e anche quel fuori pista dal sapor mex-caraibico che in “Kentucky Pill” potrebbe stonare, è completamente assorbito e digerito come una leccornia, una spezia caduta per errore in un piatto già  ghiotto di suo.

Johnny Flynn , nuovo eroe del nu-folk macchiato, fa dello scrivere bellissime canzoni il suo godimento e questo suo secondo disco riesce a ribadire l’unicità  di un artista molto originale, senza dubbio alcuno da scoprire.

Credit Foto: Luke Montgomery