La vita è breve e rimane sotto ma per fortuna ci sono artisti come Billoni/Fumaretto a renderla decisamente migliore per quel poco che dura. Ascoltarlo dal vivo rende assolutamente riduttivo definirlo semplicemente un musicista. Billoni è autore ed interprete di rara intelligenza ed ancor più raro senso dell’umorismo in un panorama italiano che poco spesso mi strappa un consenso così pieno ed entusiasta.

Tra fasi depressive, fasi autocritiche e incubi si snoda la tragicommedia della vita di cui siamo resi partecipi grazie alla incredibile comunicatività  dell’autore. Ed è dal vivo che le composizioni di Fumaretto assumono un carattere compiuto, è dal vivo che piano e voce invadono la stanza diventando protagonisti assoluti nel gioco essenziale, a tratti quasi ossessivo di accordi e testi.

L’accanimento delle dita sui tasti, di un Billoni dinoccolato e tremendamente coinvolgente diventa la cifra di stile della sua musica. Nessuna imprecisione a dare il senso del live, più semplicemente musica e vita che richiamano la nostra attenzione il tempo che basta per scordarci del chiasso là  fuori. La sua scrittura è coraggiosa, intrisa di autoironia, mai cauta; la sua esibizione frenetica, fino al parossismo. Chi ha amato l’album sarà  trasfigurato da un concerto di Billoni, per tutti gli altri sarà  comunque una bella sorpresa.

Nelle dinamiche ottuse della musica di massa le sue parole esprimono una vena cantautorale irriverente che filtra la vita attraverso il bianco e nero di un pianoforte. Una serata in compagnia delle piccole perle di Fumaretto serve a renderci un pò più felici o -come direbbe lui citando Monty Python– a vedere la vita nel suo lato più good. Non ditemi che è poco.

Link:

  • DINO FUMARETTO MySpace