Nel 2005 l’universo pop italico sembrava in travolgente espansione, c’era grande voglia di allegria e gentilezza, decine di band portavano avanti un’estetica a bassa fedeltà  e alta intensità  emotiva che faceva pensare a prati verdi, vecchi film, primavera sempre in boccio. Si respirava aria di rinascita, si affacciavano nuovi e vecchi festival, c’era voglia di ascoltare e fare musica, forte era la sensazione che una brutta stagione fosse ormai alle spalle. In quello stesso anno Babalot dava alle stampe il suo secondo album “Un Segno Di Vita”, frastagliato e tecnicamente involuto rispetto all’esordio “Che Cosa Succede Quando Uno Muore”, figlio della dissoluzione della band degli esordi e quindi frutto lo-fi del solo Sebastiano Pupillo.

Sei anni dopo, con somma sorpresa della nutrita schiera di estimatori che si era creato, Babalot è tornato a farsi sentire con i trenta minuti scarsi di “Non Sei Più”, titolo che calza a pennello con la reazione dell’ascoltatore ma pure con la scena musicale e con il Paese in generale. La ricaduta nel grigiore è stata repentina quanto profonda e anche nella musica che arriva dal basso predominano le tinte fosche ma, se non altro, pure una gran voglia di farsi ascoltare, un’impellente necessità  di esserci anche solo per prendersi a ceffoni. Non divaghiamo troppo, perchè quello della comunicazione non è mai stato un assillo per Babalot che ha sempre scelto una via molto laterale, quella della canzone stralunata, l’estetica del cantato punk abbinata ad una veste sonora sostanzialmente pop.

Oggi molti angoli si sono smussati seppure non manchino delle belle svisate degne dei vecchi tempi: dai richiami ai personaggi della Disney di “Paperino”, agli spicchi di vita allucinata mostrati con insofferenza (“Bruciare”, “Andiamo A Mare”). Voce “lagnosa” che racconta quanto sia meglio starsene a letto piuttosto che vedere le solite brutte facce (“Bisestile”) e parecchie trovate sonore tra aperture beatlesiane, sentimenti westernati (“Dante”) e qualche azzeccato ottone. Volendo c’è pure qualche novità  nella musica di Babalot come in “Fiori blu” e “Gattonerobianco” dove si colgono anche influssi da Est ma non basta.

Certo lo stesso Pupillo ha dichiarato che “Non Sei Più” è nato da un breve lavoro di scrittura, basato sulle “incazzature” del momento però quando lo si ascolta non si può fare a meno di tornare col pensiero ai vecchi capolavori.

  • Website
  • MySpace
  • BUY HERE
Non Sei Più
[ Aiuola – 2011 ]
Similar Artist: Dummo, (il primo) Bugo, Alessandro Fiori
Rating:
1. Paperino
2. Bruciare
3. Andiamo a mare
4. Bisestile
5. Dante
6. Gattonero
7. Fioriblu
8. Maggio