Attentissima come sempre la label inglese Planet Mu libera sul mercato quest’abbondante compilation che testimonia una delle più recenti derive del suono elettronico post-dubstep.

Ci troviamo nuovamente a Chicago (e il meraviglioso momento in cui dagli stessi lidi scoppiò la bomba house, primigenia e sperimentale, torna subito alla mente) e ancora una volta il suono nasce dal basso: dalla strada, dal ghetto, da club in cui difficilmente metteranno piede i turisti.
è chiaro come la novità  non sia poi così nuova, ma quest’affermazione non vuole negarne la potenza: ricordi Hyperdub, nebbie tecnoidi, quel gusto hip-hop trasfigurato tramite il chiacchieratissimo wonky e un uso del campionatore molto eighties (ingrediente principale delle composizione sono piccoli samples, perlopiù vocali, deformati, reiterati, velocizzati) per una ricetta che trova la sua più naturale collocazione sulle piste da ballo, lontano dalla cameretta (differentemente rispetto alle più note tendenze elettroniche del decennio appena trascorso).

La retrospettiva Planet Mu offre venticinque brani, di brave durata, firmati da una quindicina di giovani talenti e si viaggia da atmosfere più spensierate ad affondi dannatamente techno (e certe volte quasi horror): si sorride di fronte alla scelta di samples ora puerili ora irresistibilmente dance, si naviga nella psichedelia più stonata e ci si ferma stupiti in presenza di groove favolosi.

Non tutto è allo stesso livello, ma non mancano nomi da tenere d’occhio: producer capaci di mantenere l’urgenza espressiva e coniugarla a un gusto avanguardista, quasi ostico ad un primo ascolto. Personalmente ho assai apprezzato il gusto insieme dark e soul di DJ Roc (già  titolare di un album uscito lo scorso anno), le atmosfere ambientali di DJ Diamond, l’immediatezza giocosa di Tha Pope (“Jungle Juke” vi strapperà  certamente un sorriso, ma sarà  impossibile non apprezzarne il substrato ritmico), i panorami contemporaneamente spirituali e thriller di RP Boo e l’astrattismo funk di DJ Trouble (autore dell’ottima traccia che dà  il titolo alla raccolta).

“Bangs & Works, Vol. 1” mostra i prodromi di un suono ancora in gestazione, ma già  terribilmente affascinante. Rimaniamo in ascolto.

  • Website
  • BUY HERE
Bangs & Works, Vol. 1
[ Planet Mu – 2011 ]
Similar Artist: Wiley, Mount Kimbie, Ikonika, Beans
Rating:
1. DJ Elmoe ““ Whea Yo Ghost At, Whea Yo Dead Man
2. DJ Rashad ““ Teknitian
3. Tha Pope ““ Jungle Juke
4. DJ Rashad ““ Itz Not Rite
5. DJ Roc ““ Fuck Dat
6. RP Boo ““ Total Darkness
7. DJ Spinn ““ 2020
8. Tha Pope ““ All The Things
9. DJ Killa E ““ Star Wars
10. DJ Roc ““ One Blood
11. RP Boo ““ Eraser
12. DJ Lil Rome & DJ Yung Tellem ““ Kill Da Circle
13. DJ Trouble ““ Bangs & Works
14. DJ Trouble ““ Fuck Um Up Jus Basics
15. DJ Elmoe ““ Yo Shit Fucked Up
16. DJ Yung Tellem ““ Freddy Vs Jason
17. DJ Trouble ““ Mosh Pit
18. Traxman ““ Compute Funk
19. DJ Lil Rome ““ I Go Hard
20. DJ Diamond ““ Ready Mother Fucka
21. DJ Diamond ““ Freakazoid
22. DJ Nate ““ Ima Dog
23. DJ Clent ““ I Love You
24. DJ Nate ““ He Ain’t Bout It
25. Traxman ““ The Comeback