Eludendo come sempre ogni tipo di classificazione musicale, la terza opera degli americani Royal Bangs continua a veleggiare a gonfie vele in quel calderone sonoro chiamto oggigiorno musica indie. Miscelando a piene mani pop, rock ed elettronica, la formazione a stelle e strisce si diletta nell’introdurre qua richiami glam, lá screziature garage, ora puntate matematiche e talvolta digressioni sperimentali, cesellando un lavoro che per quanto poliedrico rischia alla lunga di risultare stancante.

Rivestito di una patina lo-fi che fa oramai tanto figo, “Flux Outside” è un disco che sprizza energia da tutti i pori: il crescendo dell’apripista “Grass Helmet” scalda il cuore mentre le incursioni garage di “Tricc” ed il caos controllato di “Bull Elk” rendono l’impatto quantomai immediato. Lo zigzagare senza sosta tra i paletti del pop di matrice obliqua di “Silver Steps” rappresenta l’apice qualitativo di un lavoro che in alcuni frangenti si ripiega troppo su se stesso per una vocazione sperimentale non controllata appieno che satura i recettori uditivi.

Rispetto al debutto “We Breed Champions” quest’ultima fatica denota un’evidente maturità  che tuttavia non mette a freno l’esuberanza musicale, marchio di fabbrica del trio di Knoxville. Nel complesso un’opera che offre molteplici spunti interessanti ma che genera qualche rimpianto riguardo al risultato finale: probabilmente una sfoltitura qui e lì avrebbe reso il disco molto più fluido e gradevole. Prendere o lasciare, loro sono i Royal Bangs.

Flux Outside
[ Glassnote – 2011 ]
Similar Artist: Wolf Parade, The New Pornographers, Flaming Lips
Rating:
1. Grass Helmet
2. Fireball
3. Back Then It Was Different
4. Triccs
5. Bull Elk
6. Bad News, Strange Luck
7. Loosely Truthing
8. Faint Obelisk Two
9. Silver Steps
10. Tv Tree
11. DIM Chamber
12. Slow Cathedral Melt

Ascolta “Fireball”