La abbiamo vista sulla copertina di “The Dark Side of the Moon”, ne ha scritto J.W. von Goethe; la teoria dei colori nasce da studi di Isaac Newton, il quale scoprì l’eterogeneità  della luce, e con essa il fatto che ogni colore che era contenuto nel fascio originale di luce bianca godeva di una differente rifrangibilità . Da qui l’eveluzione in quella che è stata definita la teoria dei suoni e dei colori, la quale ricorda in qualche modo Il battello ebbro di Rimbaud. A questa teoria pare si siano ricollegati Ryan Hendrix e Nick Turner, i quali dai tempi dell’università  dell’Oklahoma fanno musica ispirandosi ai toni cromatici.

Tutto è iniziato con gli EP “Yellow” e “Red”, nella produzione dei quali la band si è evoluta dal terzetto di Hendrix, Turner e Cory Suter fino a diventare un quintetto (Nick Ley e Colin Fleishacker). Passando da live in bar locali al “The Tonight Show with Jay Leno”, la band ha aperto i concerti dei Flaming Lips al Dfest nel 2007 e i British Sea Power durante il solo tour negli States.

“My_____is Pink”, il cui nome è aperto a libere interpretazioni, è un insolito mix di psichedelia (“Dolphins and Unicorns”, “You For Leaving”), pop (“Tog”), accenni folk (“Fold Unfold”), tanto noise e un accenno di metal (“The Little Death )In Five Parts)”). Un album interessante, che dimostra un approccio innovativo non-ambient condito con esplosioni psichedeliche, dei quali si fa soprattutto apprezzare le sessioni noise in cui gli strumenti si fondono con rumori elettronici, tribali (“Pororoca”) ed echi vocali.

Il rumore è parte integrante dei brani, la chitarra distorta spesso prevarica sulla voce, una scelta stilistica che si ripete in diverse canzoni e che alla lunga può diventare irritante. A brani estremamente nevrotici e noisy si alternano veri e propri interludi ambient, come la brevissima “The Beast with Two Backs” e la spiaggia di “Whitby Harbour”. La musica dei Colourmusic è una tavolozza in cui si mescolano funk psichedelico (Flaming Lips, Animal Collective), esplosioni pop (MGMT), ambient (Brian Eno) che farà  di sicuro contenti gli amanti del noise rock e della sperimentazione più estrema.

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