Non c’è che dire, davvero un inizio col botto per la Audioglobe Relics.L’ affiliata della celebre casa di distribuzione italiana si pone come obiettivo quello di rendere nuovamente accessibili in formato fisico dei veri e propri pezzi di storia del rock indipendente italiano. La prima uscita è stata dedicata ad una delle più grandi (se non la più grande?) garage-rock band italiana, i Not Moving.

Prendendo il nome dal pezzo dei DNA sulla compilation “No New York”, in poco tempo il trio (ed in seguito quintetto) si rese autore di una musica ad alta tensione valvolare che ricorda in tutto e per tutto i momenti migliori di quanto di meglio si è visto sui palchi dell’America e il Vecchio Continente per ciò che riguarda il rock’n’roll tra la fine degli anni ’70 e la metà  degli ’80. Sonorità  fortemente reminiscenti di Cramps e Gun Club, sventagliate psichedeliche quanto bastano, una voce femminile (Rita Oberti) che ricorda una Lydia Lunch meno sguaiata.

“Light/Dark” è la prima di tre ristampe dedicate ai Not Moving (ed a cui seguirà  un cofanetto nel 2012 giusto in tempo per il trentennale della band). Una raccolta che, come da titolo, racchiude un po’ tutte le tracce degli anni d’oro della band, sin dal primo singolo “Strange Dolls”, passando per la b-side “Wipe Out” (cover dei Surfaris). Gli echi psychobilly di “Baron Samedi” ci portano al disco “Land of Nothing”, registrato nel 1984 ma pubblicato solamente nel 2003. Se i brani del secondo EP “Movin Over” si contraddistinguono per un attitudine più punkeggiante, la cover di “I Just Wanna Make Love To You” suona di un blues grezzo, acceso. La particolarità  dei Not Moving è stata quella di continuare comunque ad evolversi e non crogiolarsi nella maniera di molte altrre band più o meno buone del periodo. Prova ne siano le derive lisergiche (la cover di “Break On Through”) del disco del 1987, “Jesus Loves His Children”.

Questa è la prova che gli anni ’80 non sono solamente quello che a lungo ci volevano far credere. Se nel mondo uscivano dischi che avrebbero segnato un’epoca, anche in Italia si faceva la storia (nel nostro piccolo, siamo poeti, santi e navigatori, ma non rockettari, ahinoi). W i Not Moving.