Negli anni’90 tra i miei 10 dischi preferiti c’erano il secondo album dei Placebo, il terzo dei Green Day ed il secondo dei Nirvana. Per me(e non solo), quei dischi sono stati fondamentali per la mia crescita musicale. Erano fortemente rock e poggiavano la propria forza su quell’asse chitarra-basso-batteria. Capisci perfettamente che puoi esserci musica figa con pochi strumenti e tante idee (distorte). Lungi da me fare paragoni con le seguenti band, ma la forza di Ilenia Volpe parte proprio da quell’asse. E’ con molta probabilità  anche dalla sua tendenza rock, un po’ punk, un po’ grunge. Perchè “Radical Chic Un Cazzo” è un disco violento, distorto, crudo nel linguaggio e ferocemente femminile. Non è solo una questione di saper usare la distorsione giusta per la chitarra, ma anche in quello che dici, che urli da dietro il microfono, dove esce fuori l’attitudine rocker e Ilenia questo lo ha capito benissimo.

In questo esordio discografico composto da 11 brani, c’è la regia di Giorgio Canali, che sin da subito ha apprezzato le qualità  artistiche della cantautrice romana. “Gli Incubi Di Un Tubetto Di Crema Arancione” è l’espressione perfetta di come sarà  tutto il disco. Una voce graffiante ed incazzata, che si destreggia tra riff di chitarra e rullate di batteria. “La Mia Professoressa D’Italiano”, singolo di riferimento del disco, è un pezzo che spacca, letteralmente. Una predisposizione punk sia musicale che verbale. Sicuramente uno dei momenti migliori del disco.
“Mondo Indistruttibile” è una tipica ballata grunge, con il suo incedere lento, ma teso, con un testo nostalgico e mai smielato. Del resto la dolcezza è una componente quasi inesistente in tutto il lavoro. “Indicazioni Per Il Centro Commerciale” è un brano spinto, breve ma ruggente. Stesso discorso vale per “Prendo Un Caffè Con Mozart”, probabilmente il brano più Nirvana style del disco.
“Direzioni Diverse” (cover dei Teatro Degli Orrori) ripropone l’atmosfera nostalgica e rabbiosa, come la successiva e riflessiva “La Crocifinzione”. Dei riff pesanti come macigni danno l’inizio alla viscerale “Le Nostre Vergogne”, mentre con la seguente “Il Giorno Della Neve”, unico brano strumentale, si tocca uno dei momenti migliori del disco, attraverso una grande atmosfera post-rock. Di diverso avviso è la violenta e cruda “Fiction”, tra chitarre grunge e riverberi psichedelici. “Preghiera”, brano scritto a quattro mani assieme a Steve Dal Col (chitarrista dei Rossofuoco), chiude nel modo migliore questo disco, emozionando.

Bella prova questo esordio discografico di Ilenia Volpe, una sorte di riot girl romana, che ha la carica giusta, una buona dose di rabbia e quell’attitudine punk che sicuramente l’aiuterà  molto a fare strada (sperando in quella giusta).

Radical Chic Un Cazzo
[ Disco Dada – 2012 ]
Similar Artist: Nirvana, Hole, L7
Rating:
1. Gli Incubi Di Un Tubetto Di Crema Arancione
2. La Mia Professoressa D’Italiano
3. Mondo Indistruttibile
4. Indicazioni Per Il Centro Commerciale
5. Prendendo Un Caffè Con Mozart
6. Direzioni Diverse
7. La Crocifinzione
8. Le Nostre Vergogne
9. Il Giorno Della Neve
10. Fiction
11. Preghiera

Ascolta “Radical Chic Un Cazzo”