Riprendere in mano la copertina del disco per controllare se sotto la sigla “Mi Ami” non si celi l’ennesima collaborazione posticcia degli Orb è la prima reazione razionale che sorge ascoltando gli inizi di questo “Decade”.

Effettuate delle sentite ricerche, arriva la conferma, è proprio di quella band di S.Francisco, capitanata da Daniel McCormick e ora malauguratamente orfana del bassista Jacob Long (ex-Black Eyes), i Mi Ami, la paternità  di questo intruglio. A questo punto, mentre scorre la pacata “Horns”, tingendo l’atmosfera di aperitivo kitsch da bar di periferia, non rimane difficile ipotizzare il perchè questo lavoro non sia uscito sotto la Thrill Jockey, da sempre etichetta della band e casa di spicco della west cost; semplicemente non è un granchè, semplicemente ci piace pensare che non sia questo il destino dei Mi Ami, protagonisti di “Watersport” (2009) e “Steal your face” (2010),due tra gli episodi più geniali ed eclettici di questi anni appena trascorsi.

Là  dove Funk-Punk, No-wave, Post-Punk e Psichedelia venivano centrifugati istericamente per offrirci una soluzione Rock da ipertermia ora troviamo due uomini chini, l’uno, Mc Cormick, su un anemico synth,l’altro, Damon Palermo, su una leziosa Drum machine, che si prodigano un po’ annoiati in uno di quei live set in cui la gente della movida rifiata dai propri abusi. Così “Time of love” e “Free of life” scorrono molto lentamente mentre mi chiedo se remixando qualche traccia dei sopracitati Orb e appiccicandoci sopra un qualsiasi campionamento della voce di Luke Jenner (cantante dei The Rapture) non fossi potuto giungere a un risultato simile.Nell’attesa sopravviene la necessità  di pensare a qualcosa di gradevole, sicchè, quando il disco giunge alla conclusiva e insipida “Bells”, provo a immaginarmi la reazione di Mark Stewart, leader dello storico The Pop Group, del quale i Mi Ami sembravano essere i più folli eredi, mentre stizzito, naturalmente dopo aver controllato nella copertina i crediti, lancia il disco fuori dal finestrino della propria auto sblaterando qualche burbera oscenità . E’ andata sicuramente così.