Non è mai stato semplice definire la musica di Rich Machin e Ian Glover, spina dorsale dei Soulsavers. Forse perchè le loro canzoni cambiano di continuo, fondendo senza soluzione di continuità  ma in modo sempre originale e dannatamente brillante soul, gospel, pop e rock in base agli ospiti che di volta in volta siedono dietro il microfono, contaminando con la loro presenza il risultato finale. Per il quarto disco, dopo aver collaborato con Jason Pierce (Spiritualized), Gibby Haynes (Butthole Surfers), Mark Lanegan e Mike Patton (solo per citare i più famosi), hanno scelto Dave Gahan come vocalist d’eccezione (galeotto fu il tour europeo del 2009, in cui l’eclettico duo ha aperto per i Depeche Mode).

E in “The Light The Dead See” c’è innegabilmente qualcosa dei Depeche ma anche un pizzico delle atmosfere del Gahan solista di “Hourglass”. A farla da padrone però è una produzione sopraffina, così pulita da sembrare chimicamente trattata, ma comunque carica di emozioni. Gli echi r n b di “Longest Day” si fondono alla perfezione con l’eterea “Presence Of God” (che per intensità  ricorda “Try Walking In My Shoes”, esorcizzandone i demoni) e con quella “Gone Too Far” che parte con accordi quasi folk e finisce in un crescendo trascinante. “Bitterman” cattura con la sua miscela di funky amaro mentre “Just Try” trasporta in territori che sanno di gospel, languidamente evocati anche nelle malinconiche “I Can’t Stay” e “Take Me Back Home”. Perfino tracce interlocutorie dal sapore orchestrale come “La Ribiera” e “Point Sur Pt.1”, che altrove sarebbero poco più che un intermezzo presto dimenticato, in casa Soulsavers acquistano una dimensione ben precisa ed è praticamente impossibile ignorarle. La voce di Dave e le invenzioni sonore di Machin e Glover poi, sembrano fatte apposta per stare insieme: si cercano e si trovano senza sforzo (ascoltare per credere “In The Morning”, “Take” o la conclusiva “Tonight”) e il disco scivola senza intoppi da una traccia all’altra, perfetto sottofondo per le nottate più pensose e agitate.

“The Light The Dead See” insomma è un album elegante che affascina, stuzzica, commuove e intriga. Esattamente quello che ci si aspettava da una collaborazione che, per una volta, non tradisce le attese anzi e coglie decisamente nel segno.

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The Light The Dead See
[ V2 – 2012 ]
Similar Artist: Depeche Mode, Dave Gahan
Rating:
1.La Ribera
2. In The Morning
3. Longest Day
4. Presence of God
5. Just Try
6. Gone Too Far
7. Point Sur Pt.1
8. Take Me Back Home
9. Bitterman
10. I Can’t Stay
11. Take
12. Tonight