L’ascolto dei dischi di Jens Lekman è una delle pratiche pop più terapeutiche degli ultimi anni. Almeno fino ad oggi, come da lui stesso dichiarato, si è divertito a scrivere le proprie canzoni per gli altri più che per se stesso. L’intento, solo velatamente autobiografico, ha prodotto una serie di canzoni che sembrano piccoli racconti agrodolci, di quelli in cui qualsiasi animo dotato di un minimo di romanticismo ci si è ritrovato protagonista almeno una volta nella vita. Il gioco dei particolari, di piccole tragedie sentimentali riviste con ironia e quel tocco di nichilismo autoreferenziale necessario per addolcire la dolorosa pratica dei ricordi appesi alla finestra, ci ha fatto innamorare di questo ragazzotto svedese dalla voce da crooner ed un gusto incredibile per le melodie a presa rapida. Dopo ben cinque anni di attesa, di cui una buona porzione vissuti in Australia, il Nostro torna con un disco concettualmente diverso, autobiografico e nato dai travagli sentimentali che ne hanno scosso le giornate.

“I Know What Love Isn’t” è un concept sull’amore perduto, un album sulla solitudine immediatamente successiva ad un addio, su tutti i piccoli particolari che ci fanno amare le persone e che solo un occhio particolarmente sensibile potrebbe riportare alla luce. Un intento dal sapore molto più agro che dolce, ma interpretato con una grazia pop fuori dal comune che ne alleggerisce di molto il peso. Jens Lekman è capace di raccontare storie a suo modo tragiche, di quelle che tanto fanno male al cuore, ma allo stesso tempo non riesce a toglierti il sorriso dal viso. Stilisticamente non siamo dalle parti di “Night Falls Over Kortedala”, c’è un’aria meno festosa e più posata. Gli arrangiamenti sono meno sfarzosi, ma solo di rado raggiungono l’essenzialità . Fiati, percussioni, cori, chitarre e tastiere non mancano ed un paio di episodi più movimentati richiamano alla mente i passaggi più caramellosi della precedente produzione

Un grandissimo disco, meno appariscente del precedente eppure di grande efficacia. Dovremmo imparare ad esorcizzare in nostri demoni col suo stesso piglio scanzonato eppure profondamente malinconico. “I Know What Love Isn’t” è una piccola lezione di vita in chiave pop, dove la salvezza è sotto i nostri occhi, proprio accanto all’ennesimo fallimento vissuto sulla nostra pelle. Bentornato tra noi Jens, ora che siamo qui ad ascoltari di nuovo, ci siamo ricordati di quanto ci fossi mancato in questi anni.