Lake Radio è il progetto casalingo di Caden Moore, cantante e chitarrista degli Heavy Ghost che nel tempo libero si è divertito ad assemblare questo “Dream House”, utilizzando campionamenti provenienti da VHS, musicassette, vinili e youtube. Un hipster tutto d’un pezzo, di quelli occhialuti che trovi a battibeccare sui forum online su questioni di vitale importanza, come se sia meglio il grunge o il brit-pop, o se patria della musica siano gli USA o gli UK.

Questioni di cortile a parte, Dream House rientra in un genere molto in voga in quest’ultimo paio d’anni, la witch house. Un incrocio monomorfo tra la wave in chiave “dark” e “chill” allungato con un po’ di hypnagogic pop e parecchia acqua di rubinetto. Un cocktail che fino ad ora ha prodotto risultati mediocri, al limite del dilettantesco, con una maturità  artistica ancora lontana. Ammesso che tale genere giunga ad una qualche maturità , poichè sembra più l’ultimo sussulto della new wave prima del rigor mortis che non un genere a sè stante, in grado di costruirsi una propria identità . A difesa della witch house bisogna dire che è ancora un genere giovane e nel voler mostrare la propria validità  tende ad esagerare, cercando di accumulare dentro di sè più influenze senza preoccuparsi di conferire al progetto coerenza e profondità . E se insiste col dito nella piaga, riesce a realizzare brani dozzinali con una produzione abbacinata, infilandoci del blando hip-hop e supponendo un elitismo che suona fuori luogo rispetto alla sua generale estetica. In una parola è una musica fatta da hipster per hipster, mettiamoci l’anima in pace e accettiamo le realtà  così com’è.

La versione della witch house modellata da Moore filtra più col dream pop e l’ambient, creando un’atmosfera ipnotica e psichedelica, lontana dall’acerba goticità  dei Trust, che all’orecchio suona sinuosa ed elegante, riuscendo a mettere a segno due buoni pezzi, come “Taking Pills That You Don’t Need” e “Waiting in Heaven”. Il resto dell’album purtroppo non è pervenuto, pieno di riempitivi affogati in un’ambient da tappezzeria leggermente distorta. Per ora viene da esclamare o tempora, o mores! Ma per il resto tocca aspettare di beccare il disco giusto, del resto se son streghe fioriranno.

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Dream House
[ Endless Field – 2012 ]
Similar Artist: Trust, oOoOO, Purity Ring, Phèdre
Rating:
1. Plastic Angels
2. Circle Square
3. Taking Pills That You Don’t Need
4. Pisces Scattering
5. Waiting In Heaven
6. Another Face
7. Rojo Naranja
8. Max Headroom
9. Don’t Say No
10. We Are Cosmic
11. Blonde Unblonde
12. Don’t Go

Ascolta “Plastic Angels”