Per tutti i protagonisti della generazione anni 90 come la sottocritta, il ritorno dei No Doubt è stato accolto con eccitazione e una punta di terrore. Sono passati undici anni da “Rock Steady”: undici anni di gossip con Gavin Rossdale, carriera solista e progetti collaterali per Gwen Stefani e due anni di scrittura per il disco “Push and Stove”.

Fortunatamente, il primo singolo “Settle Down” è fresco ed esotico, proprio come ai tempi del pop-ska di “Hey Baby”. La canzone mixa punk, rock e pop, con quella tipica joie de vivre jamaicana che aveva caratterizzato il precedente “Rock Steady”. Eppure. Eppure il resto di “Push and Stove” non convince. Sarà  stata l’influenza del passato solita della Stefani, sarà  la nuova tendenza diffusa verso un ibrido pop-rock-danzereccio, ma brani da dancefloor ultima-Madonna come “Looking Hot” lasciano perplessi. Anche le ballad mancano della rabbia sofferta di hit come “Don’t Sleep”, e ricordano più il pop nostalgico e zuccherino di Kate Perry (“One More Summer”, “Easy”). Più gradevoli le incursioni tropicana-ska della title-track “Push and Shove” e “Sparkle”, tuttavia minacciate da una profusione di bassi da dancehall, i quali mi fanno chiedere il ruolo esatto degli altri tre membri del gruppo in questo disco (basta ascoltare il loop costante di “Gravity”).

Per una band che ha da sempre giocato a cavallo tra punk, pop, reggae e ska è naturale sperimentare, e tanti si aspettavano che la band prendesse una strada diversa e più matura, o che tuttalpiù rimanesse sullo stesso sentiero. Nonostante i No Doubt regalino qualche reminescenza del passato (“Undercover”, “Settle Down”) e per un attimo ci facciano sperare in un grande ritorno, alla fine quello che rimane è un teen-pop condito da qualche sfumatura caroica.

Push and Shove
[ Interscope Records – 2012 ]
Similar Artist: Garbage, Marina and the Diamonds, M.I.A.
Rating:
1. Settle Down
2. Looking Hot
3. One More Summer
4. Push And Shove
5. Easy
6. Gravity
7. Undercover
8. Undone
9. Sparkle
10. Heaven
11. Dreaming The Same Dream