Non ricordo esattamente dove ho letto questa frase: Aveva il sorriso contagioso di chi aveva sofferto tanto. Tuttavia, di sorrisi del genere ne ho visto qualcuno, e quello di Natasha Khan, l’altra sera, è uno di quelli. La vedi presentarsi sul palco di bianco vestita, con quel timido ma raggiante sorriso stampatole in faccia, che ha il potere di farti dimenticare un’attesa protrattasi più del solito per l’inizio del live. Basta semplicemente l’intro di “Lilies” per capire che Natasha è in forma più che mai stasera; la voce cristallina, flebile e potente a seconda di quando serva.

La sua band la segue e la sostiene egregiamente, mentre dal di qua del palco quello che sembra essere uno stuolo di fan davvero affezionati non perde occasione di applaudire a scena aperta ed emettere urla e fischi di approvazione. (Ecco, unica nota stonata della serata: una fuga da dove mi trovavo all’inizio per parziale perdita dell’udito, causa urletti assolutamente fuori controllo di una ragazza evidentemente altrettanto fuori controllo. Ma comunque”…) Ultimo album “The Haunted Man” eseguito solo per metà  (dalla succitata “Lilies” a “Laura”, più la title-track), e salutato con giubilo, ma è sui “vecchi” successi (“What’s a Girl to Do?”, “Prescilla” e “Daniel”) che le urla (ahimè) e i balletti (ahimè ahimè ahimè) si fanno più concitati. Lei, Natasha, saltella qua e là  per lo stage, alternando sorrisi spensierati a momenti più o meno raccolti.

Ecco, è in uno di questi ultimi che la gente andrà  a casa con un ricordo indimenticabile: sarà  scontato dirlo, ma “Laura” (solo piano e voce) tocca l’anima. Eccola, allora, l’altra faccia della citazione di cui sopra: la nostra deve aver sofferto tanto per sfoderare quel sorriso, dicevamo. Eccola, la sofferenza, che riemerge negli occhi lucidi prima dell’esecuzione e nella voce rotta durante l’esecuzione, in quegli accordi di piano e in quel crescendo straziante e liberatorio allo stesso tempo. Live indimenticabile anche solo per quei quattro minuti e mezzo.

Setlist
LILIES
WHAT’S A GIRL TO DO?
GLASS
TRAVELLING WOMAN
OH YEAH
ALL YOUR GOLD
HORSES OF THE SUN
HORSE AND I
LAURA
LUMEN
PRESCILLA
SLEEP ALONE
PEARL’S DREAM

— encore —

THE HAUNTED MAN (with male choir in “extension speaker”)
DANIEL