I non più quattro, ma oramai tre elfi di Reykjavik, possono finalmente considerarsi una band di fama mondiale, e come tutte le
grandi band che si rispettino, anche la loro produzione di videoclip vanta materiale di ottima qualità .
Per questo mese ne abbiamo selezionati tre, che attraversano in maniera significativa gran parte della loro carriera.

track: UNTITLED#1 (VAKA)

Album: ()
Year: 2002
Director: FLORIA SIGISMONDI

Floria Sigismondi, regista e fotografa italo-canadese, è la regina incontrastata dell’universo del videoclip musicale. In ogni suo lavoro veniamo catapultati in un mondo sempre diverso, popolato da bambini, freak, corpi deformi, mutilazioni e molto altro. Il tutto avvolto da ambientazioni suggestive corredate da una fotografia a dir poco impeccabile.

Floria nelle sue fissazioni visive è ciclica, nei primi anni della sua carriera era il corpo ad ossessionarla, mentre ora, ad esempio è il tempo che scorre e che fa riaffiorare alla mente i ricordi, decretando sempre una fine o l’inizio di qualcosa di nuovo.
La sua ossessione per il corpo e le mutilazioni toccò il culmine durante le riprese del videoclip di “The Beautiful People”, in cui
ha fatto indossare a Marilyn Manson uno strumento di tortura medioevale del quale lui porta ancora le cicatrici in bocca. Ora invece ci svela che, forse, da vecchi ci ricorderemo del nostro primo grande amore come se non fosse trascorsa una vita intera.

La lista degli artisti con cui ha lavorato è decisamente lunga: David Bowie, Sigur Ros, Bjork, Christina Aguilera, Sheril Crow, Tricky, The Cure, The White Stripes, Incubus e Leonard Cohen, solo per citarne alcuni.

Per il brano dei Sigur Ros intitolato “Untitled#1 (Vaka)”, Floria mette in scena la tematica dell’infanzia. Una classe di bambini viene ispezionata dagli insegnanti che controllano bocca e orecchie, prima che essi possano uscire fuori a giocare all’aria aperta nel cortile della scuola. I ragazzini però, dopo aver indossato delle infernali maschere antigas, non si recano a giocare sotto un cielo azzurro, ma ad attenderli c’è una pioggia nera di lapilli, in uno scenario dai toni rossi e neri degni di un olocausto nucleare.

Videoclip delicato ed allo stesso tempo inquietante, in cui Floria riesce a mettere in contrasto i volti preoccupati dei bambini al momento dell’ispezione nelle stanze asettiche della scuola, con gli occhi esuberanti che spuntano dalle maschere antigas.
Dimostrazione del fatto che la gioia innocente dei bambini riesce comunque a trovare uno sfogo, anche se ci ritroviamo in un mondo ormai arrivato al capolinea.
Nota di merito per la regista: nel 2003 il videoclip ha trionfato nella categoria “Best Video” agli MTV Europe Music Awards.

track: HOPPIPOLLA

Album: TAKK
Year: 2005
Director: ARNI&KINSKI

Il brano “Hoppipolla” è sicuramente uno dei brani più famosi della band islandese, pezzo che tra le altre cose è stato utilizzato
anche da molte reti televisive europee come intermezzo durante eventi sportivi o addirittura come stacchetto al Festival di
Sanremo di qualche anno fa.

A tradurlo in immagine ci hanno pensato Arni&Kinski, duo di cui si sa ben poco, salvo che oltre ai Sigur Ros, hanno diretto anche artisti del calibro di Placebo, Florence and the Machine, Snow Patrol e Beth Orton. A tre anni dal video di “Untitled#1”, ritorna il tema dell’infanzia, sviluppato però in maniera molto più leggera e spensierata. Anche il titolo del brano, che tradotto in italiano
significa “saltare nelle pozzanghere”, ci rimanda immediatamente ai nostri ricordi di bambini.

I protagonisti stavolta sono due gruppi di amici, ormai anziani, che però non hanno perso voglia di vivere, mantenendo uno spirito giocoso, libero e spensierato. Infatti, come delle vere piccole gang di ragazzini, si aggirano allegramente per la città 
combinando piccoli dispetti agli altri abitanti. Come tutti i bambini, giocano anche alla guerra: i due gruppi si incontrano in
un cimitero simile ad un parco e incominciano a sfidarsi armati di gavettoni, spade di legno ed elmetti-scolapasta. Il gioco va
avanti fino al momento in cui un componente di uno dei due gruppi “rivali” si ferisce al naso. Gli avversari fuggono impauriti,
mentre gli altri celebrano degnamente la loro tanto sospirata vittoria.

track: BRENNISTEIN

Album: KVEIKUR
Year: 2013
Director: ANDREW THOMAS HUANG

“Brennisteinn” significa zolfo, componente che serve ad accendere una miccia, che in islandese si dice “Kveikur”, titolo dell’album dei Sigur Ros in uscita il 18 giugno.

Per iniziare questa nuova ed esplosiva era “a tre”, i Sigur Ros hanno scelto il ventisettenne Andrew Thomas Huang. Di lui sappiamo che vive a Los Angeles e che ha una sfrenata passione per il disegno, la pittura, l’animazione e il teatro dei burattini.
New entry nel panorama del videoclip internazionale, Andrew inizia a farsi notare dal pubblico grazie alla “solita” Bjork che, incantata dal tripudio di colori, fantasia e no-sense del video “Solipsist”, fa esattamente come fece con Michel Gondry: lo contatta e lo invita a collaborare con lei al videoclip di “Mutual Core”. Videoclip che, tra le altre cose, per tutto il mese di marzo è stato proiettato dopo la mezzanotte a Times Square, grazie all’iniziativa “Midnight Moment”.

Chi meglio di un golden boy come lui poteva lavorare assieme ai Sigur Ros al videoclip di “Brennisteinn”, brano che segna un rinnovamento, caratterizzato da melodie più aggressive, meno di nicchia e dai suoni decisamente più rock.

Nel videoclip la band islandese è la colonna sonora di un rito: atmosfere cupe e inquietanti in bianco e nero, in cui l’unico
colore vivace è il giallo acceso dello zolfo. Un corpo completamente legato viene trasportato con violenza e sventrato
per far uscire porzioni irregolari di zolfo, che daranno vita ad un corpo “nuovo”, segnando così una sorta di rinascita.

Photo: Alive87 / CC BY