10. DJANGO UNCHAINED

di Quentin Tarantino

Non è il miglior Tarantino, anzi forse è tra i suoi film peggiori (i paragoni inevitabili con il nostro western tendono ad abbassare il livello generale), ma alcune trovate affidate a Di Caprio e Jackson sono geniali, Waltz è grandioso e le sceneggiatura nel complesso è il solito divertissement, piena di ritmo e battute taglienti.







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9. FACCIAMOLA FINITA

di Seth Rogen & Evan Goldberg

è il film più divertente dell’anno, senza se e senza ma.

Per un appassionato di cinema comico (e della banda Apatow) questo gioco ideato da Seth Rogen è veramente uno spasso dietro l’altro;gli attori sembrano divertirsi un mondo nel prendere in giro i compagni (ma anche loro stessi), e lo spettatore a tratti si sente davvero parte della festa cool di James Franco.

P.S. in rete girano diversi easteregg girati da Franco e Rogen che fanno sbellicare.


8. LOOPER

di Rian Johnson

In un futuro ampiamente credibile per derive e ambientazioni si pone un’importante riflessione sul libero arbitrio,in cui tutta la composizione generale è di alto livello.

Ottima interpretazione di un Joseph Gordon-Levitt in imponente ascesa e grande regia di Rian Johnson, sempre più bravo dietro la cinepresa e che facilmente potrebbe diventare un punto di riferimento importante per l’industria cinematografica americana.



7. PRISONERS

di Denis Villenueve

Il thriller dell’anno.

Atmosfere straordinarie,attori impeccabili, una sceneggiatura che costruisce complessità  emotiva e colpi di scena ben assestati.

Tutto questo è contestualizzato in una storia classica che indaga in quella parte inquietante dell’America rurale che spesso rimane in ombra, dove si nascondono tutti le contraddizioni di un paese che viene troppo spesso messo su un piedistallo.





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6. LO HOBBIT: LA DESAOLAZIONE DI SMAUG

di Peter Jackson

Un passo avanti rispetto al capitolo precedente in tutti gli aspetti.

La computer grafica raggiunge un livello di perfezione assoluta, il drago Smaug è il miglior lucertolone fantasy visto nella storia del cinema e i 48 fps sono una meravigliosa innovazione che speriamo possa prendere forma in tutti film in produzione da qui in avanti.

E poi è sempre un piacere viaggiare nella terra di mezzo.





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5. RE DELLA TERRA SELVAGGIA

di Benh Zeitlin

Un viaggio incredibilmente emozionante di una bambina (la piccola predestinata Quvenzhanè Wallis) costretta ad un cammino di formazione anticipato per ritrovare la madre.

La costruzione narrativa è affidata soprattutto alle trovate di una regia ispiratissima che crea un mondo immaginario dalla potenza visiva abbagliante.





4. LA GRANDE BELLEZZA

di Paolo Sorrentino

Finalmente cinema italiano!
“La Grande Bellezza” è una riflessione sulla nostra cultura attraverso un’impalcatura estetica da oscar coronata dall’eccellente fotografia di Luca Bigazzi in cui è visibile un corposo omaggio al maestro Fellini.

è un cinema virtuoso quello di Sorrentino, che non siamo più abituati a vedere in Italia,ma che speriamo surclassi la produzione abituale dell’ultimo decennio.





3. GRAVITY

di Alfonso Cuaron

è già  un caposaldo della fantascienza moderna in poco meno di un mese.
Il modo in cui la CGI e il 3D si fondono al fluttuante piano sequenza è magnifico e poetico, mentre le classiche riflessioni sull’uomo del regista si incastrano perfettamente nella solenne messinscena.

Cuaron ha rischiato molto per questo film ma ha dimostrato di avere un talento enorme e ne è uscito vincitore.





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2. THE MASTER

di Paul Thomas Anderson

Una riflessione sul potere affidata a interpretazioni magistrali e al miglior lavoro di regia dell’anno; Anderson è maestoso nella composizione spaziale e nel muovere la macchina da presa.

Ogni secondo è un crescendo dedicato alla formazionedella comunità /setta, ed è impressionante notare come ogni elemento in scena abbia una funzione per la costruzione della figura del maestro.





1. HOLY MOTORS

di Leos Carax

Carax ritrova la retta via dopo un paio di passaggi a vuoto, aiutato anche dalla clamorosa interpretazione di Denis Levant, e mette in scena la condizione attuale del cinema (e dello spettatore) come non vi è mai stata raccontata.

è un film difficile da riassumere in poche righe per quanto è importante e imponente, ma è una pellicola assolutamente necessaria per il cinema e per chiunque ami la settima arte.





Menzioni speciali per “Conjuring” di James Wan (l’unico che riesce a fare horror al giorno d’oggi con un certo stile), “Only God Forgives” di Nicholas Winding Refn(è un mero esercizio di stile, ma che stile!!), “Before Midnight” di Richard Linklater (degna conclusione di una trilogia romantica che entra di diritto nella storia del cinema) e “Spring Breakers”di Harmony Korine (momenti di potenza visiva assoluta, mischiati allo stile Koriniano, creano un film memorabile).