Era ormai troppo tempo che aspettavamo l’uscita del faticosissimoalbum d’ esordio dei Testaintasca, preceduto da un EP distante ormai 3 anni, anche se pubblicato di recente, e da numerose scampagnate in giro per l’Italia al seguito dei Cani, che avevano stuzzicato l’attenzione anche di chi era lì per ascoltare tutt’altro. Maledizione, verrebbe da dire, e infatti proprio “Maledizione” è. Undici pezzi che mettono insieme quanto di buono era emerso nei live. Tanta energia, tante cose da dire e, soprattutto, tanta voglia di urlarle.

La band romana mette in questo disco tutto ciò che ha da offrirci, spaziando dal cantautorato più classico con canzoni come “Il giorno in cui sono nato”, verso atmosfere vintage che richiamano la serenità  degli anni ’60 di gruppi come i Kinks o i Beatles, senza trascurare quel tocco punkeggiante che dà  ai pezzi la giusta aggressività  e il giusto ritmo. Come se non bastasse, a dare ulteriore vivacità  e originalità  ci pensa una chitarra solista decisamente intraprendente, che ci regala, oltre a riff aggressivi, articolati accompagnamenti e interessanti assoli, cosa sempre meno usuale negli ultimi tempi e che non può che farci un gran piacere.

Dopo averci trascinato a forza in questo mondo di nostalgia ed energia, i Testaintasca non si fermano qui. Sono infatti i testi a ricordarci immediatamente che i tempi cambiano ed evolvono e gli anni ’60 sono finiti. Fatta eccezione per qualche pezzo più rilassato, infatti, come può essere ad esempio “La musica (mi piace tanto)”, in modo paradossale Fabio Conte ci racconta una realtà  sempre più cupa e contorta, incentrata sui personalismi e gli individualismi. Resta un solo messaggio, rivolto ai più giovani, dovremmo tutti “Collaborare”.
Tenete dunque d’ occhio questo gruppo, che va a fare compagnia ai Thegiornalisti nel rimpolpare una scena indipendente romanadominata dal synth pop dei Cani, ma nostalgica di un rock così puro e classicheggiante. Per i Testatintasca, con un disco d’ esordio come “Maledizione”, le prospettive per un futuro radioso ci sono tutte!

Maledizione
[ 42 Record – 2013 ]
Genere: pop rock
Rating:
1. Un minuto duro
2. Cazzi tuoi
3. Collaborare
4. Sai che c’è
5. La musica (mi piace tanto)
6. Il giorno in cui non sono nato
7. Eccedere
8. Un giovane in politica (2014)
9. Maledizione (2014)
10. Grazie al cielo
11. La notte