E’ divertente trovare il significato all’interno di un’enciclopedia come quella Treccani  del termine ‘paraculo'(chi sa abilmente e con disinvoltura volgere a proprio favore una situazione, o fare comunque il proprio interesse). Perchè è lo stesso  Max  Collini  (Offlaga Disco Pax)  a farsi scappare questa (spiritosa) opinione sui ragazzi de Lo Stato Sociale nel finale del brano “Questo è un grande Paese”. I presupposti ci sono in questa affermazione, perchè nella seconda prova appena pubblicata dal quintetto bolognese, intitolata “L’Italia Peggiore”, si balla e si canta su delle canzoni  con cui dovremmo riflettere o  incazzarci. Un po’ come quella frase media “rido per non piangere”, per intendere meglio il concetto. Allora attraverso una serie di stornelli  ad effetto, condivisibili per la maggiore (anche su  Facebook  o  Twitter), sui luoghi comuni che hanno impregnato questo  paese, i ragazzi de Lo Stato Sociale  nè hanno fatto musica in questo  secondo disco.

Se Vasco Brondi    racconta la generazione anni zero  con un tono più cupo e drammatico e Niccolò Contessa  usa sarcasmo e cinismo nelle sue sfuriate elettro-punk, quelli de Lo Stato Sociale  la buttano sul  cazzeggio, parlando di vecchia e nuova attualità   italiana, amori liquidi e maniaci del  selfie  attraverso una stile musicale, che sembra prendere la vita sotto una velata leggerezza. Perchè sin dalle battute iniziali de “L’Italia Peggiore”, l’atmosfera è quella di una festa, che per  Lodo&C.  non sembra essere mai finita da dopo la pubblicazione di “Turisti della Democrazia”. I ritmi si mantengono fedeli al disco precedente, come una sorta di ideale fortemente difeso.  Semmai a questa festa, provano ad aggiungersi gli amici di sempre come Matteo Costa Romagnoli  (produttore del disco e fondatore della Garrincha Dischi) e Max  Collini,  ed amici nuovi come Piotta Caterina Guzzanti    (la Arianna della serie tv  “Boris” per intenderci).  Il tutto rinchiuso in 14 tracce, che spaziano dall’elettro-punk  al reggae, dalle schitarrate da notte di ferragosto  ad un  pop danzereccio da serata di capodanno.    Insomma alla fine ci si diverte abbastanza in questo  festa, a partire dalla metafore amorose di “Senza Macchine Che Vadano A Fuoco” con le sue tastierine  infuocate, agli slogan arrabbiati “C’eravamo Tanto Sbagliati”, ai luoghi comuni ironizzati di “Questo è Un Grande Paese”. Non mancano però i momenti più introspettivi come “Il  Sulografo  e La Principessa Ballerina”, l’istrionica “Te Per Canzone Una Scritta Ho” (di  Vasco  Rossiana memoria) e “Linea 30”, fotografia spolverata di una Bologna colpita al cuore in quell’agosto del 1980. Piccoli episodi di un lavoro composto per la maggiore da ritmi movimentati e coinvolgenti, come in “La Rivoluzione Non Passerà  In TV” o  “Instant  Classic” (brano che sbeffeggia questa moda ossessiva degli autoscatti pubblicati  in rete).

In conclusione, molti pezzi funzionano sin dal primo ascolto e questa cosa sicuramente è un gran  vantaggio. Non bisogna stare troppo a studiare il  caso  de Lo Stato  Sociale  come un fenomeno di questa italietta che non sforna cantautori o gruppi  italiani capaci di emulare in grande i  maestri  del passato. A mio parere la musica che si differenzia per genere, porta le persone a scegliere cosa si vuole realmente ascoltare in quel momento preciso della propria vita. Perciò potete stare tranquilli  se questa estate vi troverete al mare o in qualche festa in spiaggia e vi verrà  voglia di mettere su  “L’Italia Peggiore”. Lo troverete un disco adatto alla situazione, perchè quando uno ha voglia di divertirsi, può ascoltare di tutto, anche Lo Stato Sociale, che in questo casi sanno far ridere e a volte anche farci riflettere.

P.S.:  E poi, in fin dei conti, non trovate questa scelta di pubblicare il  disco  a ridosso dell’estate molto  paracula!?
(MEDITATE GENTE, MEDITATE!!!)

Cover Album

L’Italia Peggiore
[ Garrincha Dischi – 2014 ]
Genere: indie elettro-pop
Rating:
1. Senza Macchine Che Vadano A Fuoco
2. C’eravamo Tanto Sbagliati
3. La Musica Non è Una Cosa Seria
04. Questo è Un Grande Paese (con Piotta)
05. Piccoli Incendiari Non Crescono
06. Il Sulografo e La Principessa Ballerina
07. Forse Più Tardi Un Mango Adesso
08. La Rivoluzione Non Passerà  In Tv
09. Te Per Canzone Una Scritto Ho
10. Io, Te e Carlo Marx
11. Amore Dozzinale
12. Istant Classic (con Caterina Guzzanti)
13. In Due è Amore, in Tre è Una Festa
14. Linea 30