La stupenda Pitonessa delle notti in subbuglio Anna Calvi non può stare ferma senza vessare gli ascoltatori di lussuria e formidabile estetica fisico/artistica, infatti a pochi mesi dal bel “One Breath” torna con un Ep “Strange Weather” dove l’artista londinese (ma di padre Italiano) – con la collaborazione di David Byrne ““ da suono e canto a cinque cover di una bellezza mozzafiato, tutte in quello stile noir nel quale la Calvi rotola le sue spire ammalianti e maledette, di quel senso ipnotico e stregato che ce la fatta innamorare sin dalla prima nota della sua giovane carriera.

La cantautrice inglese riflette il nero come un cromatismo lucente, un diamante tagliente e sinuoso che affida le istanze dell’eleganza intoccabile ad una interpretazione come sempre impeccabile e tentacolare, e quando il pianoforte minimalista e sulfureo di “Papy pacificy” cover della musicista Tahlia Barnett aka FKA Twigs, l’ossessione intima di “I’m the man that will find you”, rilettura del brano di Connan Mockasin o l’aritmia echeggiante di “Ghost”, successo dei Suicide passano sotto il lettore ottico dello stereo si è presi da uno stato emozionale che ci attacca agli stipiti dell’anima.

La voce di Byrne arriva con la titletrack, meravigliosa rivisitazione della composizione di Karen Ann mentre il finale è tutto per “Lady Grinning soul”, rubino Bowieano del 1973 tratto dall’album “Aladdin Sane”, rubino che sigla un’altra prova di questa Pitonessa assassina che muove le sue arti tra bellezza sbafata e lucida follia. Prosit!