Populous è Andrea Mangia, ma Andrea Mangia è anche Life & Limb (insieme al newyorchese Mike McGuire) e Girl With a Gun (insieme alla corregionale Matilde Davoli, già  negli indimenticabili indie-loungers StudioDavoli). Ecco, complici queste altre avventure di Andrea Mangia, non si avevano notizie di Populous da ben sei anni (l’ultimo materiale originale risale al 2008, all’album realizzato insieme a Short Stories, cioè sempre Mike McGuire): in questo lasso di tempo, in Italia, è salita alla ribalta tutta una scena di producer elettronici, di cui vi abbiam spesso parlato e che pare essere figlia proprio di Populous.

“Night Safari” è dunque un ritorno importante, tanto per l’artista (e lo è davvero molto, perchè segna anche la fine di un travagliato periodo personale) quanto per il panorama musicale italiano: Popolous non è più lo stesso degli anni zero, ma non è neppure completamente diverso; così nei quarantacinque minuti del disco non solo convivono, ma proprio copulano stilemi già  noti e gli ascolti di questi anni in cui Populous si era defilato. Ascolti che, ovviamente, pescano dalle tendenze dell’elettronica contemporanea, pure italiana. “Night Safari” diviene dunque un raro e imperdibile capolavoro sospeso nel tempo, un gioiello in cui splendono polaroid dei tempi che furono (il singolo “Brasilia” con il conterraneo Giorgio Tuma), ricordi downtempo (i pregiati brani con voce femminile, la giapponese Cuushe nella morbidissima “Fall” e la svizzera/italiana Iokoi nella più spigolosa “Honey”) e tutta una serie di mutazioni irresistibili (il footwork virato lounge di “Vu” con Clap! Clalp!, il megaviaggio nella bass-music made in Italy di “Quad Boogie”, la trap raffinata di “Dead Sea”, praticamente un ossimoro in musica) a ribadire l’importanza, la centralità  di Populous.

Andrea Mangia non è tornato al suo primo progetto per sfruttare il credito accumulato negli anni passati, non lo ha neppure fatto per accodarsi alle mode del momento: Populous è tornato e “Night Safari” è un compendio, meraviglioso e piacevolissimo, dell’elettronica che fu, di quella che è ora e molto probabilmente di quella che sarà . Permettetemi una metafora: se c’era una corsa per il trono, adesso è finita, il re è tornato.