Pensieri intelligenti, riflessioni raffinate e discorsi sui massimi sistemi della musica. “You’re Dead!” di Flying Lotus può scatenare discussioni impegnate sul futuro dei suoni elettronici e non. Concept album, afrofuturismo, sbrodolamenti vari, manga giapponesi e collaborazioni eccezionali: Steve Ellison ha raggiunto l’esposizione mediatica pressochè totale.

Se lui vola alto noi possiamo anche cercare di rimanere sulla terra, raccogliendo semplicemente i frutti che arrivano dal talento losangelino.
Stabilita la giusta distanza, mi avvicino a “You’re Dead” ricordando esclusivamente l’esibizione dell’artista al Pukkelpop qualche anno fa, la presenza di Thom Yorke in un suo brano e poco altro. I dischi precedenti di Flying Lotus, ascoltati a suo tempo con la dovuta attenzione, non mi tornano in mente. A livello superficiale nessun suono è stato trattenuto dal mio cervello, probabilmente solo riascoltandoli vi sarebbero dei risultati.
Tra due anni il vuoto di memoria non ci sarà , per un semplice e banale motivo: Ellison, pur producendo tracce che paiono un flusso quasi unico, ha sfornato un pezzo da “hit parade”.

Nella sua consueta bulimia Flying Lotus mi ha finalmente regalato un appiglio: “Never Catch Me”, il singolo con Kendrick Lamar, è un piccolo gioiello. I carboni ardenti della superficialità  ““ il nuovo free jazz degli anni 2000 no e il brano da copertina sì ““ sono accesi, ma ho imparato a camminarci con disinvoltura da fachiro.
Piano sublime e rap direttamente da Compton, il ritmo si spezza in continuazione e uno dei video più belli del 2014 rimane impresso sulle retine. Un funerale dove i morti, due adolescenti, escono dalle tombe e prima di fuggire dalla chiesa si mettono a ballare.
I can see the darkness in me and it’s quite amazing | Life and death is no mystery and I wanna taste it

Il resto dei presenti continua a celebrare il momento e penso subito agli scatti di Charlie Phillips: “How Great Thou Art ““ 50 years of African Caribbean Funerals in London”. I luoghi non coincidono ma l’ambientazione è simile, ogni tassello cospira in modo da farmi ricordare tutto, per sempre.
Lookin’ down on my soul now, tell me I’m in control now | Tell me I can live long and I can live wrong and I can live right | And I can sing song and I can unite with you that I love | You that I like, look at my life and tell me I fight
Poi ci sono Snoop Doog ed Herbie Hancock, magari ricorderò anche “Moment of Hesitation”. Un jazz tortuoso, accelerato e quasi astratto. I tintinnii, i cori, lounge, soul, un pizzico di rock. C’è di tutto, il mix è di classe, ma qui mi sono ovviamente perso.
Never catch me Flying Lotus, never catch me.