In un anno che ha visto il ritorno di numerosi nomi importanti della musica elettronica (da Björk ai Leftfield, passando per i Jaga Jazzist), uno come DJ Cam fa certamente meno notizia, considerato che il producer francese non si è mai preso pause, eppure questo “Miami Vice” è un disco che merita attenzione per vari motivi.

Sono oramai lontani i fasti del french-touch e dello stesso DJ Cam, ma nella produzione dispersiva dell’ultimo decennio dell’artista parigino “Miami Vice” occupa un posto singolare: l’album è insieme divertissement e coronazione di un sogno lungo una vita; come infatti suggerisce il titolo, l’opera è una potenziale colonna sonora per le atmosfere del telefilm che ha segnato l’immaginario di un’epoca e d’innumerevoli telespettatori.
Non aspettatevi però un sound electro, nessun inseguimento verso quel retrogusto eighties al neon (che, per esempio, caratterizzava “Drive”, film che è anche omaggio ad una certa estetica retrò): DJ Cam non snatura la propria ricetta di hip-hop, acid-jazz e fascinazioni house e confeziona una serie di tracce brevi, ma efficaci nel dipingere il panorama di Miami, con vette nei due crepuscolari temi dedicati ai protagonisti della serie e in “Love Theme”; mentre convincono meno i brani più movimentati (“In the Air Tonight” e “Music to Dive by”), dove un hip-hop più massiccio, dalle influenze quasi trap, sembra rimandare al discusso film di Micheal Mann anzichè all’originale prodotto tv.

Non sarà  un album indimenticabile, non sarà  un disco particolarmente importante in una carriera (questa sì importante) lunga come quella di DJ Cam, ma questa possibile e personalissima colonna sonora per “Miami Vice” è una testimonianza curiosa nel background e nelle passioni di un grande artista.