Aveva 15 anni Simon Stà¥lhamre quando decise di abbandonare la scuola. E questo già  farebbe notizia, visto che la Svezia – sua nazione d’appartenenza – è uno dei paesi con la più alta scolarizzazione al mondo.

Il passaggio dall’adolescenza all’età  adulta lo ha visto autodidatta, concentrandosi su ciò che li piaceva di più: la musica folk. Ed è stato pure bravo. Incontra Jacob Snavely e Christopher Cantillo con cui forma una band, gli Small Feet, un delicato concentrato di Indie Folk scandinavo. Notati dalla Barsuk Records – etichetta americana che produce Death Cab for Cutie e Maps & Atlases – hanno pubblicato il loro album d’esordio “From Far Enough Away Everything Sounds Like The Ocean”, ponendoli già  in una tiepida ottica di futuribili headliner nei festival estivi. Ciò che gli Small Feet cantano e suonano è un’omaggio alle bellezze della terra, con la perizia tipica dei folk-singer.

“From Far Enough Away Everything Sounds Like The Ocean” è un album piacevole, lievemente malinconico, che si potrebbe riascoltare una volta finito. Le prime tracce “Gold” e “Rivers” ricordano il Neil Young degli esordi, percettibile anche in “All and Everyones”, bigliettino da visita del trio svedese. In “Lead Us Through The Night”, “Backwards Falconer” e “And Repeat” sembra di ascoltare i Fleet Foxes o i Midlake, paragoni tanto esagerati quanto di buon auspicio. Se siete alla ricerca di un ascolto rilassato, che addomestichi le inquietudini autunnali, avete trovato quello che fa per voi.