Chi l’avrebbe mai detto che il romantico Pete, con qualche chilo di troppo sarebbe tornato sulla scena, dopo ben 11 anni, con il suo socio Carl.

“Anthems for doomed youth”, è il nuovo album dei Libertines, uscito il 4 settembre, che ha reso tutti felici. Nessuno ci avrebbe mai pensato, proprio quest’anno, dopo il presunto progetto da solista di Pete Doherty, iniziato con un brano dedicato a Amy Winehouse, “Flags of the old regime”, i cui proventi sono stati devoluti a favore della fondazione che porta lo stesso nome della cantante scomparsa, con lo scopo di prevenire l’abuso di alcool e droga tra i giovani.

Con il loro nuovo album, “Inni per una gioventù bruciata”, i Libertines, ci propongono, un suono più “responsabile” come loro, forse, ora. Dimostrano un elevato cambiamento musicale, sempre con stile, che può essere, inoltre associato, alla loro evoluzione personale, i vecchi ragazzacci sono cresciuti, e, ora, possono offrire anche altro. L’album è bello, loro sono belli, e sono ancora in grado di lanciare freschezza ovunque, anche dopo 11 anni, non possiamo, non apprezzarli.