A Brixton l’atmosfera è elettrica e la si  può toccare con mano, ve lo giuro.
E’ la serata dei Pixies, ma come aperitivo la storica venue londinese propone Coves, coppia nella vita e in  arte (anche se dal vivo diventano  quattro). Si tratta di  Rebekah “Beck” Wood e John Ridgard,  destinatari di un compito difficile, ovvero aprire una data di mostri sacri quali la ban  di Black Francis, in un lunedì di Luglio..

“Esplosi” musicalmente con l’onorevole fama di essere avvicinati ad artisti del calibro di Mazzy Star, Coves  fanno capolino in punta di piedi, prendono posto, iniziano il loro set. Sono abbastanza emozionati e non mancano di farlo notare, in particolare quando Beck ringrazia per la grande opportunità  di poter aprire una data del genere. La fisiologica diffidenza del pubblico presente svanisce subito, perchè il quartetto suona un rock delicato, elettrico e incisivo nel contempo. Mischiano elementi di indefinita psichedelica con ondate shoegaze e garage. Fanno vibrare le corde della venue che inizia ad agitarsi in attesa degli ospiti d’onore. Peel, il loro ultimo album  (qui la nostra recensione, a cura di Valentina), mi era piaciuto subito. Aspettavo però di vederli live per un giudizio più completo e direi che le attese sono più che rispettate.

Coves suonano freschi, mordono, hanno un tono un pizzico retro (The Jesus And Mary Chains, per intenderci). La voce sensuale di Beck Wood si innesta impertinente in un quadro polveroso è un po’ malinconico. Ricordano vagamente anche The Raveonettes, con i quali la band ha girato in tour lo scorso anno. La manciata di pezzi proposti copre buona parte dell’ultimo LP, Peel. Tra i momenti di maggiore intensità  spiccano  “Cadavalier”, in apertura, e l’emozionante “I’m Not Here”. E’, questo, uno dei pezzi più densi e completi della loro prima fase di attività ; spazia tra atmosfere dal tono dimesso e paesaggi malinconici, legati da una chitarra elettrica che si prende la scena unitamente alla voce di Beck. “Stormy” – singolo sontuoso – apre le porte alla fase finale di un set che prosegue senza sosta, includendo le incalzanti “Your Evil” e “No Ladder” in coda.

Salutano  sul più bello, quando l’aria inizia a farsi calda, con la sala quasi al completo, eccitata al punto giusto. Sono una miscela di emozioni, questi Coves, tra sfuriate distorte una commistione di shoegaze-garage-pop, in un quadro fattosi nel tempo più ordinato, con la sapiente produzione che ha portato alla luce Peel. Il modo migliore, insomma, per preparasi a una serata destinata a rimanere nella storia.


SETLIST

Cadavalier
I’m Not Here
Tripping Over Lust
I Just Don’t Care
Stormy
Your Evil
No Ladder