Membro della crew losangelina Far Away, che da qualche anno distribuisce regolarmente una serie di mixtape e si impegna ad organizzare eventi nell’iconica città  californiana ospitando nomi importanti ed eterogenei dell’elettronica contemporanea (da Prins Tomas a Floating Points, da Four Tet ai Peaking Lights), Sage Caswell giunge all’esordio sull’etichetta di San Francisco Spring Theory, caratterizzata anche dall’attenzione posta alla parte grafica dei lavori che distribuisce: anche questo “Hoop Earring” affascina sin dalla copertina, esteticamente incerta tra fantascienza e metafisica. Un dualismo che sembra tornare anche nei suoni del disco: ai ritmi che, muovendosi in un solco chiaramente house, cercano una strada personale e futuribile, si alternano momenti ambient riflessivi e spesso cosmici (“Here We Guard Upon the Soul” e la conclusiva “Zora Scales”). Così l’esordio di Sage Caswell può spostarsi dal battito black ed irresistibile di “Introduction to WS” o “Danny’s Telephone Voice” al sound spettrale di “31514726 (Step 2)”, che tanto ricorda i Boards of Canada di “Geogaddi”, o al quasi noise di “Joy Tel”.

Le due anime però non si limitano solamente a rincorrersi, concedendosi soltanto separatamente all’ascoltatore: “Y’All” e “All of Gardens” sono infatti momenti grandiosi in cui il beat più animato si sposa con un sound più stratificato.
Uscito ai primi di dicembre, “Hoop Earring” si annuncia come un ottimo passatempo invernale: un debutto che, ad ogni ascolto, lascia trasparire idee nuove e latenti, un disco capace di schiudersi col tempo.