Il disco d’esordio dei casertani Matteo, Paolo, Giovanni e Ilaria al secolo Gomma, anticipato dai singoli “Aprile” e il delizioso “Sottovuoto” che hanno creato una buona dose di aspettative, è o sicuramente vorrebbe essere un ritratto generazionale.
Il dipinto di una generazione sull’orlo del pessimismo cosmico e dello spleen esistenziale, ma che invece di cadere nel burrone gli grida in faccia.
“Toska”, titolo della loro opera prima, in russo infatti è quella sensazione di grande angoscia spirituale, spesso senza una causa specifica; la nostalgia di qualcosa, senza sapere bene cosa; una vaga inquietudine e irrequietezza; un’agonia mentale; un tedioso male dell’anima.

Parole grandi e pesanti, che vengono sorprendentemente declinate in canzoni che escono dai canoni dell’indie sull’onda del successo contemporaneo, ma che si dispiegano su sfumature decisamente punk, a volte più emo come nel posto segreto di “Elefanti” e a volte quasi hard core.
Lo fanno con l’ingenua sfrontatezza di chi è alle prime e gagliarde armi, con la ruvida grandiosità  di pensiero di chi si pone davanti enormi obiettivi da raggiungere. I Gomma sono ambiziosi, straripanti di energia e impegnati in una politica intesa come vicinanza alle persone, alla società  che abitano.
Testi e suoni sono intransigenti e non fraintendibili, proprio come i teenager più veri. La musica, frutto dell’assorbimento quotidiano di Verdena, Van Pelt e Fine Before You Came in primis, è un incalzante tappeto sonoro per la voce di Ilaria, che regna sovrana. Presentano quella che sembra essere la storia di una ragazza, quella “Alice scopre” dell’epilogo che poi arrabbiata soffre per amore in “Aprile”, che scopre l’essenza dei rapporti in “Vicolo spino” (io lo so che hai paura del buio e ti stringo ma in realtà  lo faccio per me, in realtà  fa comodo a me) che urla i suoi sentimenti in “Toska”, che redarguisce in “Alessandro” e che chiude il cerchio narrativo con nel prologo “Alice capisce”. Ma è un po’ la storia di una fase della vita che tutti abbiamo attraversato, più o meno consapevolmente e complessamente.
Con un esordio alla massima potenza loro concessa che finisce con il colpire nel segno, i Gomma hanno ben chiara la direzione che vogliono prendere, e muovono i primi euforici e decisi passi su un sentiero che hanno ben delineato. Resta da vedere se e come riusciranno a continuare la loro scalata.

Credit Foto: Luca Massaro