C’è stato un momento in cui forse nemmeno Robbie ci credeva più.

Il suo disco d’esordio non stava funzionando a dovere. Chissà  magari rimpiangeva quel momento in cui, nel 1995, aveva deciso di dire addio ai Take That per iniziare a camminare con le sue gambe in solitudine. “Life Thru A Lens” usciva nel settembre del 1997 ed esordiva all’undicesimo posto della classifica inglese: i singoli apripista non avevano fatto il loro dovere, eppure le scelte sembravano essere quelle giuste, da Guy Antony Chambers alla produzione e alla scrittura dei brani (insieme allo stesso Robbie), alle amicizie giuste, vedi i fratelloni Gallagher, ma le vendite non erano positive.

Il punto basso si tocca con “South of the Border” che non entra nemmeno fra i primi dieci singoli in chart e sembra proprio che la fine per la carriera solista di Robbie sia imminente, praticamente ancora prima di cominciare veramente. Ma com’era stato possibile? Non bastava il nome? Non bastava il passato nella boy-band più famosa del mondo? Non bastavano quei suoni decisamente melodici che rimandavano al brit-pop con qualche punta rock? Non bastava il pop quasi velato di psichedelia di “Lazy Days” e il power-pop pimpantissimo di “Old Before I Die”? No, non bastavano, perchè la vera risposta era una sola “Angels”. Fino al primo dicembre Robbie vendeva giusto le sue copie alle fanciulle che lo ricordavano e lo rimpiangevano ancora nei TT, ma da quella data in poi ecco che, finalmente, anche tutti (e non solo tutte) gli altri si accorgono di questo disco.

Il primo dicembre 1997 viene pubblicato come singolo “Angels” e la carriera di Robbie prende il volo. Il video dei due ragazzi sul ghiaccio entra in rotazione altissima e la ballata strappalacrime diventa la colonna sonora del Natale 1997: sarà  il singolo più venduto nella carriera di Robbie Williams e il brano che, letteralmente ridarà  una vita a questo lavoro tutto sommato piacevole che, altrimenti, avrebbe esaurito il suo corso prestissimo. Dal disco poi sarà  estratto un altro singolo, ovvero il brano che diventerà  un biglietto da visita micidiale nei live dell’ ex Thake That, la travolgente “Let Me Entertain You”.

Una curiosità  finale? Tra gli autori del disco non compaiono solo i nomi di Williams e Chambers ma in un paio di brani si fanno interessanti scoperte. “Old Before I Die” vede la firma anche di Desmond Child, uno che ha firmato canzoni comunque storiche come “Livin’ on a Prayer” e “You Give Love a Bad Name” di  Bon Jovi o tormentoni come “Livin’ la Vida Loca” di Ricky Martin, mentre in “Clean” (forse la canzone più anonima dell’album) c’è addirittura lo zampino di  Richard Hawley che, evidentemente, non era particolarmente ispirato quel giorno.

Robbie Williams -“Life Thru A Lens”
Data di pubblicazione: 29 settembre 1997
Tracce: 11
Durata: 52 min  : 42 s
Etichetta: EMI
Produttori: Guy Chambers, Steve Power

Tracklist:
1. Lazy Days
2. Life Thru A Lens
3. Ego A Go Go
4. Angels
5. South Of The Border
6. Old Before I Die
7. One Of God’s Better People
8. Let Me Entertain You
9. Killing Me
10. Clean
11. Baby Girl Window
11. Hello Sir