Il 7 novembre del 1987  uscì “Secrets of the Beehive”di David Sylvian.

Un album che ti fa sentire profondo ed ossessionato alla sola vista della sua copertina; una copertina composta da graffiti e impronte, tra scale di grigi, ed una piuma che un dì forse era stata usata per scrivere, come a dire che l’umanità  in fondo lascia o lascerà  dei segni.

Il muro nel 1987 non era ancora stato abbattuto, ma nell’immaginario di David il tempo era già  bloccato, sospeso in un incastro di arti, che non tenevano conto del tempo in cui erano, ma già  raccontavano una costrizione dell’uomo dall’alto.

“Secret of the Beehive” rimane attuale ancora oggi, nonostante l’odierna frenesia, proprio per questa ambientazione sonora fuori dal mondo. Questo è un album che indispone e protesta per quel violento tormento alla natura, madre non aver paura. Noi all’interno restiamo fermi tra dubbi e paure, oscurati dalla brama di possedere; alla fine qualcosa rimarrà , ma la nostra mano sarà  vuota.

David Sylvian è il manifesto dell’estrosità  composta: cerca la pesantezza per narrare il vero senso del ciclo vitale, un enigma vivente. David sintetizza in questo album tutta la scena new wave e synth pop impegnata; ne sono la prova brani come “When poets dreamed of angels”, che con una semplice chitarra flamenca effettata ci accarezza il viso. Recita Sylvian nella valle incriminata, le macerie illuminate da un faro, la foschia si assottiglia, l’incrocio tribale è ancora vivo, osserviamo la metamorfosi e continuiamo ad ululare.

“Orpheus” è il singolo dell’album e sentita oggi fa riflettere. Ascoltando questi effetti sgranati ad eco, si capisce da dove provenga la musica ovattata tanto di moda oggi.

“Secrets of Beehive” contiene un’opera immortale: Forbidden Colours”, composta da Ryuchi Sakamoto e David Sylvian per la colonna sonora del film “Furyo” –  1983, con David Bowie protagonista ed alla regia Nagisa Oshima. Il brano nell’album è cantato da Sylvian, mentre nel film è inserita la sola melodia. “Forbidden Colours” cerca di schiudere la rigidità  della cultura nipponica, che deve interiorizzare le diversità  e tenerle nascoste, con quelle magiche note di Ryuchi che condiscono una cultura millenaria pronta al’evoluzione. Un brivido continuo quando si sente questo brano, diventato simbolo di un intero paese.

Un vero peccato che, nel remaster dell’album del 2003,  “Forbidden colours” non sia inclusa.

David Sylvian ““ “Secrets of the Beehive”

Data di pubblicazione: 7 novembre 1987
Tracce: 10
Lunghezza: LP 34.30 CD 40.31
Etichetta: Emi/Virgin
Produttori: David Sylvian, Steve Nye

Tracklist:

1. September
2. The Boy with the Gun
3. Maria
4. Orpheus
5. The Devil’s Own
6. When Poets Dreamed of Angels
7. Mother and Child
8. Let the Happiness In
9. Waterfront
10. Forbidden Colours