Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità  un universo musicale sommerso. Ogni settimana vi racconteremo una band o un artista “‘nascosto’ che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)”…

Si sta per avvicinare il momento della pubblicazione del nuovo EP “Red Blinders” per gli ottimi Hater, quartetto di Malmö che vede in un pregevole guitar-pop e nella voce di Caroline Landahl i suoi spunti di forza.

Gli Hater nascono nel 2016 e il loro primo biglietto da visita è l’ EP “Radius” in cui mostrano già  quali saranno le loro coordinate: un guitar-pop avvolgente che sa essere malinconico come nel brano “First Time” ma conosce anche l’arte di accelerare (“Radius”).

Dopo questo primo assaggio inizia la lunga marcia di singoli che porta all’album d’esordio (decisamente compatto, con i suoi 25 minuti totali circa). Il pregevole “You Tried” è uscito proprio quest’anno, mostrando un potenziale altissimo da parte della band, perfettamente in grado di modulare sentimenti, melodie e atmosfere, senza mai forzare troppo il ritmo o il fragore delle chitarre. Se “Cry Later” è carica e intensa, il brano che da il titolo all’album è invece morbido e autunnale. In entrambi i casi gli Hater si dimostrano pienamente a loro agio, ed è proprio questo che conquista della band, oltre ovviamente a un perfetto equilibrio tra ’80 e ’90 che non cerca mai di conquistare al primo ascolto, ma entra sottopelle piano piano…

Altro mirabile esempio dell’album resta “Common Way”, ma attenzione anche alla magia di un brano come “Coming Down”, uscito come bonus-track per l’edizione giapponese dell’album:

Nonostante il disco d’esordio sia uscito solo da pochi mesi i ragazzi svedesi non se ne stanno con le mani in mano e annunciano, per il primo dicembre via Fire Records, il nuovo EP “Red Blinders”, come abbiamo citato nell’introduzione iniziale. Il primo assaggio dell’EP è uscito in ottobre ed è la deliziosa “Blushing”, che ancora una volta mostra la dolcezza e la capacità  di tenere bassi i toni della band, con quel gusto agro-dolce che ci conquista fin da subito. Il recentissimo brano “Rest” è la seconda anticipazione: leggera brezza indie-pop capace di aprirsi in un ritornello dolcissimo e a presa rapida, accentuato da queste chitarre che davvero colpiscono il cuore. Una versione ancora più dolce e dagli spigoli più ammorbiditi degli Alvvays. Stanno crescendo sempre più a vista d’occhio questi Hater!